I veri trascinatori delle nazionali in Qatar sono i…vecchietti! Chi sono gli over 30 che stanno dando il massimo in questo Mondiale.
Gakpo, Mbappé, Rashford, ma anche Leao, Vinicius, Ounahi. Tutti i migliori giovani del Mondiale in Qatar stanno confermando le grandi aspettative poste da tifosi e media. In pochi hanno deluso, finora. E non è un caso che solo il Marocco è la vera sorpresa degli ottavi di finale. Le altre big, tranne l’Inghilterra, fanno molto affidamento ai più esperti della rosa.
L’età media delle squadre partecipanti ai quarti di finale si è abbassata o è rimasta sostanzialmente invariata rispetto alle stesse nazionali che hanno disputato il torneo in Russia nel 2018. Il Portogallo ha diminuito l’età media addirittura di un anno e mezzo; l’Argentina l’ha abbassato di oltre un anno, mentre il Brasile di mezzo anno. Eppure, i veri protagonisti sono i leader, i più esperti. I vecchietti di turno. Coloro che con ogni probabilità stanno disputando l’ultima Coppa del Mondo. Ecco chi sta davvero sbalordendo in Qatar, a dispetto della carta d’identità.
Mondiale 2022, Thiago Silva, Otamendi, Pepe: guai a chiamarli vecchi!
Doveva essere il Mondiale di Benzema, fresco Pallone d’Oro. E invece, Giroud si ritrova ad essere titolare e trascinatore della Nazionale francese. Deschamps conta i suoi minuti di gioco per tirarlo fuori dal campo e averlo in perfette condizioni per le gare successive. L’attaccante del Milan ha iniziato la stagione al meglio in Serie A e conferma l’ottimo trend anche in Qatar. Sarà senza ombra di dubbio la sua ultima rassegna iridata, ma a 36 anni fa ancora la differenza.
Fuoriclasse come Giroud ce ne sono pochi, forse sono tutti a Doha e dintorni. Uno dei migliori è Thiago Silva, titolarissimo e capitano del Brasile, ancora una volta una piacevole conferma per la Nazionale Verde Oro. Un altro difensore che sta rubando la scena, persino al suo compagno di squadra Cristiano Ronaldo (37 anni) è Pepe. Il centrale portoghese, nato nel 1983, è uno dei più anziani del Mondiale in Qatar e si sta giocando tutte le sue ultime carte a disposizione per portare la nazionale in finale. Undici respinte in questo torneo: nessuno della sua squadra ha fatto meglio.
Impossibile dimenticare Messi e soprattutto Otamendi dell’Argentina. I due campioni sudamericani stanno trascinando a suon di ottime prestazioni la propria nazionale. Con i sei palloni intercettati e le sue 15 respinte, il centrale dell’Albiceleste figura tra i migliori della competizione. Il capitano Messi, invece, è uno dei migliori per occasioni create, oltre ad essere in piena corsa per il titolo di capocannoniere con tre reti segnate in quattro gare.
E ancora, i veri leader della Croazia sono i centrocampisti. In particolar modo Modric, che a 37 anni continua a dettare i tempi di gioco della sua squadra. Inamovibile per ct Dalic. Sulla fascia, invece, c’è l’onnipresente Perisic, autore del gol del pareggio contro il Giappone. L’ex Inter è al 10° posto per conclusioni effettuate (considerando i calciatori che abbiano giocato almeno la metà dell partite finora disputate). Infine, nella giovane e fresca Olanda di Van Gaal, c’è il terzino 32enne Blind che con 11 tackles riusciti in questo Mondiale si candida ad essere uno dei migliori nel suo ruolo. Il terzino e figlio d’arte sta disputando un grandissimo torneo e ha coronato un’ottima prestazione agli ottavi di finale con gol e assist.