Francesco Totti, l’attacco è durissimo: “Ha sbagliato, doveva esporsi…”. L’ex capitano della Roma è stato in Qatar nei giorni scorsi
In attesa, se mai dovesse accadere, di tornare a lavorare per la ‘sua’ Roma, Francesco Totti continua a portare avanti la sua attività di talent scout e di fare da testimonial ad eventi di rilevanza nazionale ed internazionale. Qualche giorno fa l’ex numero dieci, che nei paesi dell’area mediorientale è ancora oggi uno dei campioni più amati, è stato intervistato da un giornalista del network televisivo BeinSport ai microfoni del quale ha commentato i mondiali in corso in Qatar.
L’ex bandiera giallorossa, diversamente da altri suoi colleghi od ex colleghi, non ha espresso critiche nei confronti del regime qatariota in relazione alla vicenda della mancata tutela dei diritti umani ma si è limitato ad esprimere un giudizio esclusivamente tecnico e sportivo. “Come sempre succede ci sono state dellepolemiche prima dell’inizio, ma non posso negare che mi sono divertito a vedere i gironi di questo Mondiale e sono curioso di vedere cosa succederà adesso“.
Dunque, Francesco Totti è rimasto favorevolmente colpito dal livello qualitativo di questa rassegna iridata: “Mi dispiace che non ci sia l’Italia, ovviamente, ma a livello calcistico ho visto buone cose. E anche sul resto va riconosciuto alla FIFA e al presidente Infantino come il calcio negli ultimi anni abbia raggiunto una dimensione più globale come dimostra, ad esempio, la qualificazione agli ottavi delle squadre asiatiche e africane“.
Francesco Totti, l’attacco di Amnesty International è molto duro
Queste dichiarazioni non sono piaciute granchè a chi da anni lotta per denunciare abusi e violazioni dei diritti umani ovunque si verifichino. E in questo caso il Qatar è da sempre nell’occhio del ciclone. Riccardo Nuri, portavoce di Amnesty International, ha criticato piuttosto duramente la mancata presa di posizione in tal senso dell’ex capitano della Roma.
“È un Mondiale costruito nel sangue, la Fifa sotto Blatter ha ignorato il problema. Abbiamo chiesto alla Figc di sostenere il nostro appello, ma non è arrivata risposta. Bernardeschi, Chiellini e Marchisio hanno preso posizione in merito alla violazione dei diritti umani in Qatar, se anche Totti si fosse esposto ci sarebbe stata una maggiore eco mediatica”.