Cristiano Ronaldo e Fernando Santos, Ct del Portogallo, hanno sotterrato l’ascia di guerra? Ecco cosa è realmente successo in allenamento
Con il “set” rifilato alla Svizzera il Portogallo ha staccato il pass per i quarti di finale dove sfiderà il sempre più sbalorditivo Marocco che ha eliminato ai rigori la favorita, alla vigilia, Spagna. Dunque, i lusitani hanno a portata di mano le semifinali che hanno raggiunto nella loro storia solo due volte, nel 2006 e nel 1966 quando la loro stella era la “Pantera nera” Eusebio.
Nondimeno, come hanno finora dimostrato in questi Mondiali, gli indomabili “Leoni dell’Atlante” (soprannome dei calciatori marocchini) sono in grado di mettere in difficoltà anche gli avversari più quotati. Di conseguenza, proprio per scongiurare il rischio di venire “sbranati” dai Leoni magrebini, i lusitani stamattina hanno iniziato la preparazione in vista del quarto di finale contro il Marocco, in calendario sabato prossimo, che potrebbe regalare loro una storica semifinale.
Una sessione, per la verità, che ha visto impegnati, presso il Centro tecnico “Al-Shahaniya”, con una pausa di 15 minuti, solo alcuni dei calciatori subentrati nel corso del match contro la Svizzera che è stata seppellita sotto 6 gol (6-1 lo score finale).
Dunque, agli ordini del Commissario tecnico Fernando Santos, erano in campo 10 giocatori, Rafael Leão, ancora in gol al primo pallone toccato, João Mário, Cancelo, Ricardo Horta, António Silva, Rúben Neves, André Silva, Vitinha, Palhinha, Matheus Nunes, più i portieri Rui Patrício e José Sá, cioè, come detto, tutti quelli entrati a partita in corso contro i marocchini.
Eppure, Cristiano Ronaldo, sceso in campo nell’ultima mezz’ora dopo essere stato invocato a gran voce dai tifosi portoghesi, è rimasto in palestra, anche se non accusa alcun fastidio o problema fisico, per una seduta defaticante con i titolari. Un cambio di programma concordato con lo staff tecnico o un atto di sfida, di aperta ribellione come “cinguetta” il quotidiano sportivo “Marca”?
Chi può dirlo. Per il momento, è l’ennesima conferma del talento di Ronaldo di rubare sempre e comunque la scena, sebbene non sia più in campo il fenomeno di qualche tempo fa, come ha fatto anche ieri sera quando, a dispetto di uno scintillante Portogallo, gli sguardi di tutti erano puntati su di lui, chiaramente “attapirato” in panchina, come ha maliziosamente fatto notare nella didascalia a corredo di un suo post su Instagram la compagna di Cr7, Georgina Rodriguez: “Mentre gli 11 giocatori cantavano l’inno tutti gli obiettivi erano puntati su di te. Che peccato non aver potuto godersi il miglior giocatore del mondo per 90′. I tifosi non hanno smesso di gridare il tuo nome“.
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