Franck Kessié è accostato anche al Napoli. L’ivoriano è davvero il profilo giusto per Spalletti? Ecco i pro e i contro dell’operazione
Franck Kessie è in uscita dal Barcellona. L’avventura in Catalogna dell’ex rossonero è stata fin qui avara di soddisfazioni (in 13 apparizioni, tra campionato e Champions League, per lo più spezzoni di match, un solo gol all’attivo e tanta panchina) tanto che l’ivoriano è intenzionato a cambiare aria.
Si è vociferato perfino di un clamoroso ritorno al Milan ma i rossoneri, scottati dall’ostinato rifiuto dell’ivoriano a rinnovare appena pochi mesi fa nonostante la più che generosa offerta, avrebbero risposto “picche“. E così l’ivoriano, come riporta l’edizione del “Corriere dello Sport” in edicola oggi, è accostato anche al Napoli:
“In verità, sarebbe doppio il fronte a cui sta lavorando Atangana. Uno per giugno, legato appunto a Inter e Napoli, e l’altro già per il mercato di gennaio. Per l’immediato si sono mossi alcuni club di Premier, ma non di primissimo piano. Ad ogni modo, lo scenario più probabile è che l’ivoriano chiuda l’annata in Catalogna per poi fare le valigie. Evidentemente, con destinazione preferita l’Italia”.
Kessié al Napoli: ecco i pro e i contro dell’operazione di mercato
Dunque, tra le possibili destinazioni di Kessié c’è anche il Napoli di Luciano Spalletti. Ma davvero l’ivoriano è l’ultimo tassello che manca per rendere il centrocampo del Napoli competitivo anche con quelli dei top team europei? In fondo, a parte la parentesi catalana, Kessiè ha sempre fatto bene tanto da essere stato uno dei principali artefici dello scudetto milanista nella passata stagione.
Esperienza, fisicità e buona propensione al gol, Kessiè ha le caratteristiche tecniche, e anche la personalità, per non sfigurare nel centrocampo partenopeo che già ora è tra i migliori in circolazione. Inoltre, l’ivoriano è il profilo ideale per sostituire sia Diego Demme, dato sul piede di partenza, che Ndombelè, qualora quest’ultimo non venisse riscattato a fine stagione, oltre a essere una valida controfigura di Anguissa che, certo, non può giocare tutti i match.
Insomma, dal punto di vista tecnico-tattico l’operazione “Kessiè” pagherebbe cospicui “dividendi”. Infatti, gli unici contro sono legati al costo dell’affare: i 6.5 milioni di euro che il club blaugrana garantisce all’ex-milanista, come sottolinea il “Corriere dello Sport”, sono fuori dai parametri partenopei anche alla luce del fatto che il Napoli ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2022 in rosso, il terzo consecutivo, con un passivo di poco meno di 52 milioni di euro, dato comunque in miglioramento rispetto ai meno 59 milioni del giugno del 2021.