La FIFA ha le idee molto chiare: verso la modernizzazione del calcio, una regola storica potrebbe essere definitivamente accantonata.
Il regolamento calcistico, negli ultimi anni più che mai, tiene banco nelle discussioni durante ogni competizione importante. Dapprima la Goal-Line Technology, poi – più di tutti – il VAR. Ed ora la questione relativa ai maxi-recuperi visti in questi giorni di Mondiale in Qatar. Un qualcosa di fortemente legato, s’intende, all’ormai annosa questione del tempo effettivo.
Eppure, c’è una regola che oramai è cambiata da qualche anno, senza che però vi siano state molte discussioni. Un evento ha accelerato la modifica, parsa obbligata ma anche naturale. Così, Arsène Wenger, membro del Comitato Tecnico della FIFA, ha fatto capire che difficilmente si tornerà all’impostazione passata, spiegando anche la scelta.
FIFA, non si torna indietro: il cambiamento può diventare definitivo
L’ex tecnico dell’Arsenal ha detto la sua sulla prima fase del Mondiale, che per lui verrà vinto dalla squadra che si dimostrerà “più forte sulle fasce”. Dopodiché ci si è subito “tuffati” sull’aspetto regolamentare, con un focus chiarissimo sul numero delle sostituzioni: “Nessuno vuole ai tornare a tre cambi“, ha detto.
Da qui anche una difesa dell’attuale regolamento, contro la polemica sulle perdite di tempo: “Ci sono solo tre slot per cambiare cinque giocatori e non cinque per cambiarli tutti. Penso che non torneremo alle tre sostituzioni. Non influisce sul tempo effettivo. Poi c’è un recupero più ampio, e ci sono meno gol negli ultimi minuti”, ha concluso.
Le parole di Wenger confermano in effetti la diffusa sensazione che non si tornerà indietro. Le cinque sostituzioni erano state pensate per far fronte al fitto calendario nella stagione penalizzata dal COVID. Un’innovazione che evidentemente i tifosi hanno gradito, e che dalla FIFA si vuol mantenere, anche nel tentativo di rendere il “prodotto-calcio” più appetibile.