L’Australia torna a giocare la fase ad eliminazione diretta al Mondiale, a distanza di 16 anni dopo aver perso agli ottavi contro la Nazionale italiana in Germania 2006: il ricordo di Francesco Totti.
A distanza di oltre 16 anni, l’Australia torna agli ottavi di un Mondiale e gioca contro l’Argentina di Leo Messi. I canguri hanno il grande impegno di fermare la Pulce, ma il gap tra le due formazioni sembra essere davvero enorme. Così come era enorme il divario tra l’Italia di Lippi e quell’Australia di Hiddink.
Se la Nazionale ha conquistato la Coppa del Mondo nel 2006 è anche per merito di Francesco Totti, che agli ottavi di finale siglò un importantissimo calcio di rigore, evitando i tempi supplementari. La rete della qualificazione al turno successivo, dove gli Azzurri incontrarono l’Ucraina, arrivò a tempo praticamente scaduto per via di un fallo su Grosso in area di rigore, che ancora oggi lascia perplessi. Ma quali furono le sensazioni che provò il Pupone sul dischetto? Il suo ricordo e quel retroscena sui compagni di squadra.
Totti sul rigore contro l’Australia: “Sparirono tutti, nessuno voleva tirare”
In una vecchia chiacchierata tra Francesco Totti e Damiano Er Faina, avvenuta in live durante il primo lockdown in Italia, l’ex attaccante e capitano della Roma spiegò cosa accadde durante il fallo da rigore subito da Fabio Grosso. Secondo il suo racconto, nessuno era stato indicato come il tiratore dal dischetto e non chiese lui di calciarlo: “In pratica ero rimasto solo io, ma non chiesi assolutamente di calciarlo. Appena il direttore di gara indicò il dischetto, tutti i miei compagni sparirono. C’era chi si allacciava le scarpe, chi si voltava dall’altra parte. Fu come quando si aprono le acque davanti a Mosè…“.
Oltretutto, Totti raccontò quanto fosse importante quel tiro dagli undici metri: “Quel pallone pesava tantissimo e la porta sembrava piccolissima, anche perché il portiere era enorme”. Il numero 10 della Nazionale non fallì dal dischetto. Il resto è chiaramente storia. Ora, l’Australia proverà a scrivere la propria storia e superare il traguardo degli ottavi.