Quattro talenti che si sono affrontati nel primo ottavo di finale dei Mondiali tra Olanda e USA piacciono in Serie A. Le storie e gli scenari
Il primo ottavo di finale dei Mondiali 2022 ha messo di fronte quattro giocatori che possono incrociare in futuro, e in qualche caso hanno già incrociato in passato, l’Italia. La Serie A rischia di scoprirsi terra di conquista per gli statunitensi, e non solo se presidenti con più o meno elevate disponibilità economiche.
L’evoluzione del soccer rende sempre più appetibili i calciatori born in the USA, come l’esperto Antonee Robinson, che tutti chiamano Jedi. Il motivo è evidente: la sua passione per la saga di Star Wars. Di fatto è un inglese, ma di padre statunitense, motivo per cui può giocare nella nazionale USA. Ha fatto carriera in Premier League con Everton e Fulham come uno dei suoi idoli, Leighton Baines, terzino sinistro come lui.
E’ uno dei nomi nell’agenda dell’Inter come alternativa a Gosens. Ma nel gennaio 2020 era fatta per il suo passaggio al Milan al posto di Ricardo Rodriguez. Solo che le visite mediche hanno rivelato un’irregolarità del battito cardiaco. Sarebbero serviti ulteriori esami, ma il tempo non c’era più per completare il trasferimento e i rossoneri hanno deciso di virare sul belga Alexis Saelemaekers.
Robinson allora non ha trattenuto le lacrime, ma potrebbe tornare a Milano, sponda Inter, se i nerazzurri dovessero accettare la richiesta del Fulham che chiede tra i 15 e i 20 milioni di sterline.
L’Inter segue anche Tyler Adams, il capitano tuttofare della nazionale USA. Jesse Marsch, tecnico della nouvelle vague statunitense, l’ha avuto come giocatore al New York Red Bulls, al Lipsia e al Leeds. Nello Yorkshire Adams non si trova male, gli piace la brutale onestà della gente del posto, ha spiegato.
E’ un po’ la stessa che mostrò un suo compagno di scuola quando gli disse, senza troppi giri di parole: “Penso che mio padre e tua madre stiano insieme“. Era vero, sono diventati la sua nuova famiglia. Cresciuto solo con sua madre a Wappinger Falls, con uno zio fissato per i Rangers Glasgow, Tyler si è a lungo diviso tra il calcio e il basket. Ha scelto il pallone, e i compagni di squadra che se lo vedono come alleato, in qualità di leader e centrocampista box to box, ancora ringraziano.
L’Italia l’ha invece già conosciuta Yunus Musah, che sua madre ghanese ha partorito nel Bronx e ha scoperto la sua strada nel calcio a Castelfranco Veneto. Sì, giocava nelle giovanili del Giorgione. “Un ragazzino con una voglia come quella di Yunus non c’era” ha detto al Corriere della Sera Marco Mognon, che per due anni l’ha allenato nei Pulcini.
Nel 2012 però il padre ha perso il lavoro in Italia e la famiglia si è trasferita a Londra. Musiah per sette anni ha fatto parte del vivaio dell’Arsenal. Il trottolino che correva sempre, conosciuto al Giorgione, è diventato un centrocampista di quantità e qualità, una mezzala che ruba palla ma sa anche come distribuirla. Chiedere per credere a Ringhio Gattuso che se lo sta godendo al Valencia dove è arrivato nel 2020, a 17 anni e 289 giorni: è lo straniero più giovane nella storia del club.
Anche la dirigenza del Milan avrà guardato con attenzione Olanda-USA. I rossoneri puntano, e non da ora, Christian Pulisic che ha un ingaggio da 9 milioni di euro e piace anche al Manchester United come erede di Cristiano Ronaldo. E non hanno abbandonato nemmeno la pur difficile pista che porta a Cody Gakpo.
Il bomber del PSV Eindoven ha eguagliato Sneijder come gol consecutivi in un Mondiale. Votato come calciatore dell’anno in Olanda l’anno scorso, molti ipotizzano per lui un futuro sulle orme del suo attuale allenatore, Ruud Van Nistelrooy, e dunque un trasferimento dal PSV al Manchester United. Le prestazioni al Mondiali faranno salire ancora la sua quotazione, che al momento si aggira sui 50-60 milioni.
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