Anche il Real Madrid di Florentino Perez piomba su Milinkovic-Savic. Ma tra Juve e Real qual è la migliore destinazione per il centrocampista laziale?
Il centrocampista serbo Sergej Milinkovic-Savic, attualmente impegnato ai Mondiali con la sua Nazionale, è sempre al centro delle trame di mercato. Non solo la Juventus è interessata al laziale, per molti l’erede naturale di Kevin De Bruyne, il miglior centrocampista del mondo, ma anche il Real Madrid ha messo gli occhi sul gioiello del club capitolino.
Il serbo, si legge oggi nel “Corriere dello Sport”, sarebbe stato individuato dalla dirigenza delle merengues come il rinforzo ideale per immettere nuova linfa in un reparto che al termine dell’attuale stagione perderà con ogni probabilità Toni Kroos e che annovera un fuoriclasse come Luka Modric che, però, ha 37 primavere sul groppone.
Florentino Pérez avrebbe già fissato un incontro con il procuratore del “Sergente”, Mateja Kezman, che non è stato confermato ma nemmeno recisamente smentito, segno che qualcosa bolle in pentola.
Milinkovic-Savic, ecco la sua migliore destinazione
Tra i centrocampisti più prolifici, 5 gol, tra Serie A ed Europa League, e ben 7 assist nel primo scorcio di stagione, e già a segno ai Mondiali in due partite (nel match vinto dai serbi contro il Camerun, Sergej Milinkovic-Savic, come anticipato nel primo paragrafo, fa gola alla Juventus e al Real Madrid.
Dunque, la carriera del “Sergente” è a un bivio: Madrid o Torino? A tal proposito, qual è la migliore destinazione per il laziale? Ebbene, a livello personale il laziale farebbe bene a scegliere il Real perché in tal modo avrebbe concrete possibilità di consacrarsi anche a livello internazionale visto che il Real in tal senso, a differenza della Juventus, è una garanzia.
Nel contempo, Milinkovic-Savic è il profilo ideale per far compiere il salto di qualità in Europa alla Juventus in quanto in grado di innescare e, quindi, valorizzare appieno il potenziale del connazionale Vlahovic il cui altalenante rendimento nella prima parte di stagione è figlio anche degli scarsi rifornimenti che gli giungevano in partita.
Ecco perché il “Sergente” è l’uomo giusto per una squadra che ha bisogno anche dei suoi guizzi e dei suoi lampi per poter poter competere alla pari con i top team. D’altronde, parafrasando una massima dello sport statunitense, se gli attaccanti fanno vendere i biglietti, sono i difensori a far vincere i campionati…supportati dai centrocampisti.