Qatar2022 verrà ricordato non solo come il Mondiale delle sorprese ma anche della discordia e delle continue critiche all’edizione.
Quando si prende parte ad un Mondiale, l’unica cosa che dovrebbe contare solo fare una bella figura per il proprio Paese. Vincere e convincere è di fondamentale importanza per fare bene e dare soddisfazione ai propri tifosi. Invece, questa edizione si sta trasformando in una sorta di luogo dove vi sono continue discussioni e critiche.
Prima i diritti degli omosessuali, poi le questioni ambientali, poi quelle relative agli operai morti per le costruzioni degli stadi. Tutti argomenti, che hanno fatto passare in secondo piano l’aspetto calcistico. In effetti, le critiche stanno rischiando di mettere nel dimenticatoio le belle sorprese che si stanno registrando in termini calcistici.
Qatar 2022, nuova bufera contro la FIFA
Tra le varie controversie di questo mondiale, vi è anche un nuovo aspetto che sta suscitando nuove polemiche. Questa volta, non riguarda l’aspetto politico come è accaduto qualche giorno fa con l’Iran. Questa volta, così come nel 2002 e nel 2010, la polemica viene rivolta sul pallone con cui le squadre vengono disputate.
A sollevare il polverone questa volta è stato Kieran Trippier, terzino dell’Inghilterra, che a Metro ha detto: “Mi sembra un po’ troppo leggero. Dà l’impressione che se lo si calcia con un po’ troppa potenza possa volare via. Ma è una di quelle cose a cui dobbiamo abituarci, vale per noi come per tutti quanti. E infatti ci alleniamo con i palloni da gara”. Parole pesanti che, così come quelle del 2002 e del 2010, mettono in discussione la presenza di un pallone ideato per l’occasione.
Uno strumento, sviluppato con le nuove tecnologie, che però mette in evidenza la facilità con cui viene calciato e anche l’imprevedibilità del tiro. Un aspetto che soprattutto nel 2010, con lo Jabulani, aveva suscitato critiche. Adesso, con gli 81 gol messi a segno in questa prima parte del Mondiale, il problema ritorna e nuove critiche giungono alla FIFA.