Khazri entra nella storia dei Mondiali. Il fantasista della Tunisia lascia il segno nella competizione con un record incredibile.
Wahbi Khazri lascia il Mondiale, ma anche il segno. Il fantasista della Tunisia deve arrendersi al destino della sua compagine che cade contro la Francia. La Nazionale non arriva agli ottavi di finale, ma consegna ugualmente una bella pagina di sport alla manifestazione. Finora quella che si è comportata peggio in campo è stata la realtà qatariota: zero punti e poco entusiasmo, ma non solo sul rettangolo verde. Anche sugli spalti le persone tendevano ad andare via.
Qatar a impatto zero, almeno sul piano emotivo. Altra storia, invece, per la Tunisia che, fra le altre cose, presenta anche qualche profilo interessante sul piano del gioco. Uno degli elementi da tenere d’occhio è proprio il numero dieci Khazri. Atteggiamento da leader, fantasista nell’anima: gioca per la squadra. Segna e fa segnare, ma anche sognare. Il suo gol contro i francesi, infatti, ha un valore speciale: non è solo una rete, ma è la terza in tre partite da titolare.
Khazri leader tunisino e recordman in Qatar: i numeri
Quelle che ha disputato in Medio Oriente: una sentenza sotto porta. Tre marcature bastano e avanzano per scrivere la storia: è lui, infatti, il primo calciatore africano in grado di segnare per tre partite consecutive ai Campionati del Mondo. La Tunisia c’è. Il contributo fondamentale per i prossimi anni l’ha dato un calciatore che sognava la sua ribalta da tempo: il successo è arrivato, anche se con un’eliminazione. Dopo il peggior finale, c’è sempre un nuovo inizio. Khazri lo sa.
Esempio da seguire per abnegazione e voglia: non è l’unico in questo Mondiale. Sicuramente quello che ha dato più impatto nella sua terra. Solitamente vale l’assunto del “nemo profeta in patria”, Khazri ha stravolto ogni pronostico infrangendo anche questo tabù. Difficile pensare che possa fare il salto di qualità nel calcio europeo, mai dire mai, in ogni caso. La storia insegna – anche grazie al fantasista – che le aspettative, in larga parte, sono fatte per essere stravolte.