Tra le carte della complessa situazione della Juventus emerge un ruolo rilevante da parte di Paratici, coinvolte anche Atalanta e Tottenham.
Il processo che vede coinvolte le alte sfere della Juventus è iniziato da poco ed ha già portato alle dimissioni del presidente Andrea Agnelli nonché di tutto il CDA bianconero. Da Pavel Nedved a Maurizio Arrivabene, passando per Fabio Paratici, che ai tempi dei fatti in esame era il DS della Juve. Tra le carte in cui si evidenziano quali siano le operazioni sospette figurano anche nomi di altre società, come Atalanta e Tottenham.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha notificato la fine delle indagini preliminari e contestualmente formalizzato tutte le accuse nei confronti dei dirigenti della Juventus di oggi e del periodo in cui sarebbero avvenute le irregolarità. Oltre alle questioni legate alla manovra stipendi ci sono anche alcune operazioni non limpide.
Così come non chiarissima è la posizione di “credito” che aveva l’Atalanta. Come si intuisce dalle intercettazioni telefoniche, sembrerebbe esserci ancora molto da scoprire in merito a tutta una serie di operazioni, specialmente di mercato. Oltre a quello dell’Atalanta, c’è un giro che riguarda anche il Tottenham, club in cui attualmente lavora proprio Paratici.
Il processo alla Juventus, condotto dai Pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello ha evidenziato l’esistenza di una serie di procedure atte ad attutire l’entità delle perdite in sede di deposito del bilancio. Nella recente udienza però l’attuale DS bianconero, Federico Cherubini, aveva ammesso l’esistenza di un debito da 7 milioni l’Atalanta. Debito peraltro mai messo a bilancio e che trova conferma in un’intercettazione di Maurizio Arrivabene, amministratore delegato che ha da poco rassegnato le dimissioni, in cui dichiara “Sappiamo quanto dobbiamo all’Atalanta“.
Ad oggi la pista più papabile che riconduce allo sviluppo di questo debito da 7 milioni è identificabile nell’affare Romero-Demiral. In quella circostanza il calciatore argentino venne venduto all’Atalanta per la cifra di 16 milioni. Tuttavia solo un paio di giorni dopo i nerazzurri lo cedettero a loro volta proprio al Tottenham, ma per la somma ben più cospicua di 50 milioni di euro. Questo ed altro, come la cessione di Dejan Kulusevski sempre al Tottenham Hotspurs, andrà chiarito mediante il famoso “libro nero” scritto da Cherubini in cui sono segnalate tutte le operazioni sospette effettuate da Fabio Paratici, tutt’ora DS del Tottenham.
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