L’ex attaccante, tra le altre, dell’Udinese e della nazionale brasiliana, Marcio Amoroso, ha parlato di Juventus, del passato e di tanto altro ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay.
Durante la diretta Twitch di Calciomercato.it su TvPlay l’ex attaccante Marcio Amoroso ha parlato di Mondiali e Serie A. Queste le sue parole.
FAVORITA PER IL MONDIALE – “Dico Brasile, con Rafinha, Vinicius Junior, una punta centrale come Richarlison. Fa un po’ quello che facevo io con Poggi nell’Udinese negli anni novanta. Adesso hanno trovato difensori molto più scarsi dei Baresi, Maldini e Montero che incontravo io”.
I TEMPI DI UDINE – “Diventare capocannoniere con l’Udinese era difficile, magari in una partita avevo solo mezza occasione, arrivava una sola palla in area e buttarne dentro una era come aver fatto tre gol nelle partite dopo, non era facile diventare capocannonieri con una pronvinciale come l’Udinese”.
NAPOLI – “Credo sia la squadra più pronta, gioca benissimo, attacca gli spazi, crea tante occasioni per segnare, mi pare che siano 32 anni dall’ultimo Scudetto con Maradona e Careca”.
LA JUVENTUS DEI GIOVANI E DI ALLEGRI – “Sono d’accordo con Frey, Allegri ha vinto tanto, ha giocato negli anni Novanta e sa come funzionava il calcio in quell’epoca. Ora è giusto rinnovare un ciclo importante per la storia della società, secondo me questi nuovi giocatori possono far fare un salto di qualità alla Juventus che è una maglia pesante, se dovessero tornare a livelli europei sarà molto difficile batterli”.
ATTACCANTE MIGLIORE DELLA A – “Credo che Osimhen sia molto bravo. Io ero diverso? Sì, ho iniziato giocando anche come centrocampista, sapevo portare avanti la palla da dietro, non ero un nove spalle girate alla porta. Mi piaceva andare in profondità, giocare uno due e fare dribbling. Però Osimhen è un grandissimo attaccante”.
GIOVANI INTERESSANTI – “In Brasile ci sono tanti giovani giocatori interessanti che potrebbero sfondare nel calcio italiano, Marcos Leonardo, Vitor Roque… Andando nel calcio europeo impareranno tantissimo”.
PARTITE MEMORABILI – “Ho avuto due o tre partite indimenticabili, credo però che quella che ha cambiato la storia dell’Udinese sia stata quella contro l’Ajax, una gara vinta nei novanta minuti, ma non riuscimmo a passare il turno di Coppa Uefa e l’Ajax ci tolse il traguardo degli ottavi, che sarebbe stato storico. Però era dai tempi di Zico che non si vedeva un Friuli così, rimasero anche dopo ad applaudirci. Prendemmo però purtroppo quel gol nel finale che non ci fece fare l’impresa. Poi c’era il tridente Amoroso, Bierhoff, Poggi e sono tre punti anche oggi (ride ndr), firmammo la vittoria contro una Juventus fortissima con Zidane, Conte, Vieri, Deschamps, Del Piero, Inzaghi, tantissimi campioni, ci fu un miracolo di Turci, una traversa di Vieri, tanti episodi, tornammo in Friuli e l’aeroporto di Trieste era in festa come avessimo vinto lo Scudetto”.
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