Momenti concitati durante la guerra in Russia fra Spartak Mosca e Zenit San Pietroburgo: rissa e sei espulsi. Cosa è accaduto.
Rissa e colpi proibiti segnano l’ultimo turno della fase a gironi della Coppa di Russia fra Zenit San Pietroburgo e Spartak Mosca. Sono in tutto sei i cartellini rossi, tre per squadra, con tanto di ricorso alla violenza nei minuti finali della partita. Tutto scatta improvvisamente e le scene vengono riprese anche dalle televisioni.
Minuti di recupero alla Gazprom Arena e tensione per entrambe le squadre. Coinvolti giocatori in campo e anche le panchine, una serata non semplice neanche per il direttore di gara che ha faticato e non poco per riportare la calma. E pensare che mancava poco per la fine del match.
Rissa durante Zenit-Spartak, sei espulsioni e tensione in campo
Il match era sullo 0-0 ed è valido per l’ultima gara della fase a gironi, improvvisamente gli animi si sono surriscaldati, poi la rissa. La partita è successivamente ripresa e vinta ai calci di rigore dallo Zenit, non prima però delle espulsioni. Espulsi per i padroni di casa Barrios, Rodrigo e Malcom, per gli ospiti Nicholson, Selikhov e Sobolev.
Finisce 5-4 ai calci di rigore, ma la gara verrà ricordata soprattutto per quanto proposto in campo. Una violenta rissa ha scatenato un parapiglia generale in diverse zone del rettangolo di gioco. Ci sono voluti diversi minuti per riportare la calma, nonché riprendere la gara valida per la Coppa di Russia.
Situazione ingestibile e grande tensione quella vissuta in campo. Una semplice discussione si è trasformata in pochi attimi in un momento di tensione a dir poco ingestibile. Inevitabile la presa di posizione dell’arbitro che ha estratto ben sei cartellini gialli. Spartak Mosca chiude il girone in vetta con 13 punti, Zenit terzo a quota 11.