Bucciantini a TVPLAY: “L’Argentina è un compromesso continuo, vi svelo la finale che sogno…”

Il giornalista Marco Bucciantini ha parlato di Brasile e Argentina ai Mondiali ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay.

Durante la diretta Twitch di Calciomercato.it su TvPlay il giornalista Marco Bucciantini ha dato la sua su Argentina e Brasile in questi Mondiali, oltre che rivelare la finale dei suoi sogni. Queste le sue parole.

Marco Bucciantini
Marco Bucciantini a TvPlay

I PROBLEMI DELL’ARGENTINA – “E’ una squadra che va piano e sicuramente va piano perché ci sono tanti giocatori che sono la storia di questa squadra e che hanno bisogno di sentire la partita a certi ritmi. Potresti fare anche scelte diverse come far giocare Lautaro con Alvarez, ma attualmente l’Argentina è a caccia di compromessi. Le partite però sono lunghe, l’ultima l’hanno vinta anche con i cambi. Ora dobbiamo vederla tolta la scimmia dell’eliminazione, ora può giocare con un po’ più di libertà. Non stiamo parlando di una squadra che è arrivata al Mondiale per caso, hanno vinto la Copa America, venivano da 36 partite senza sconfitte, c’è stato quel trofeo un po’ fasullo vinto contro l’Italia. C’erano tante certezze, almeno fino alla gara persa con l’Arabia Saudita che poteva toglierne tante di certezze. Ora vedremo come andrà, il Messico non ha fatto una gran partita, non ha ulteriormente spaventato l’Argentina, che però poi il numero a differenza del Messico lo trova. Ora inizia il Mondiale per l’Argentina, ma un po’ tutte le nazionali forti hanno i problemi dell’Argentina, penso al Portogallo, dove per inserire un Diogo Jota o un Leao devi togliere giocatori molto forti. La bellezza di Luis Enrique con la Spagna è proprio quella, ovvero che ha fatto delle scelte. Mancini? Il Napoli ha due giocatori che sostituiscono Osimhen, uno è Raspadori che è il mattatore dell’Italia, l’altro è Simeone che è una delle ultime scelte per l’Argentina e non è nemmeno al Mondiale. Questo credo faccia capire la differenza tra le due selezioni”.

LE SCELTE DELL’ARGENTINA – “C’è una gerarchia, votata comunque a un mito. E’ un compromesso continuo, si vede che talvolta manca profondità è una squadra che si muove male e potrebbe muoversi meglio anche con Messi, anche i centrocampisti il movimento lo fanno solo per prendere la palla. Sul gol il Messico sbaglia due volte, i mediani restano a metà strada fa l’assist di Di Maria e Messi che è lì fermo da 5 secondi, o ci sta un mediano o un difensore, poi ovvio che arriva il tiro, sul fatto che fosse parabile non lo so, l’angolino basso è diventato prerogativa di Ronaldo e Messi, solo loro riescono a metterla lì in quel modo”.

IL BRASILE – “Il Brasile è una squadra seria, dura, ha dei punti di riferimento, mi dispiace che manchi Neymar, che prende troppe pedate. Non susciterà mai grande simpatie, fa degli slalom dove finisce per prendere tante pedate. Quando manca si sente, ha un modo di giocare coraggioso. In Russia secondo me stava giocando meglio il Brasile, però poi perde quella partita clamorosa con il Belgio. Più forte la Francia? La Francia aveva tutto per scoraggiarsi, hanno perso 5-6 titolari, ma nessuno se ne è accorto perché hanno un organico incredibile. Francia-Brasile è la partita un po’ che ci manca. C’era un po’ di pudore a dare la Francia favorita, un po’ perché ha già vinto, un po’ perché ha perso diversi pezzi, ma sono molto forti”.

FINALE DEI SOGNI – “La mia finale di cuore è Spagna-Danimarca, non mi chiedete perché”.

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