Renato Balestra, quell’esperienza con il Montespaccato: calcio, stile e legalità

Renato Balestra, il celebre stilista si è spento all’età di 98 anni. Le figlie erediteranno il brand: l’uomo ha lavorato anche nel calcio.

Renato Balestra, l’eleganza casual. Una certezza nel mondo della moda proprio per quel suo fare disincantato e tronfio in grado di riassumere le esigenze del glamour in ogni epoca. 98 anni con il sogno – poi realtà – della passerella. Lasciare il segno era possibile con il tratto e un taglio inedito. A tal punto che il suo nome scalò classifiche e semplici etichette: Renato Balestra vuol dire Italia. Al servizio di tutti, perennemente ispirato. La moda come punto di arrivo e ripartenza.

Renato Balestra Montespaccato
Renato Balestra e la collaborazione con il Montespaccato (ANSA)

Tante volte si è rimesso in gioco tra creazioni e modelli. Quello che si può fare deve essere unico: credo che ha portato avanti negli anni con la volontà di sorprendere. Persino nelle scelte più ovvie. Anche rispetto al binomio moda e calcio. Il primo a ricercare l’inedito: via il nome celebre, semmai occorre prendere persone qualunque per farle diventare qualcuno. Lui l’ha fatto scegliendo di sposare la causa del Montespaccato. Una realtà di periferia arrivata in promozione che lo stilista ha vestito di tutto punto per mettere in chiaro alcuni punti: moda significa ascolto.

Renato Balestra e la mano tesa al Montespaccato

Di tutti. Non resta indietro nessuno, anche quando le cose prendono una brutta piega. Sfilare vuol dire soprattutto mettersi a disposizione. Renato Balestra lo fece nel 2019 all’interno dell’iniziativa: “Talento e Tenacia” nel programma della Regione Lazio. Traguardo per tutti, ancor più per lui che riuscii a portare le periferie alla ribalta attraverso una disciplina – che diventa passione – nazionalpopolare.

Renato Balestra addio
Addio al decano della moda (ANSA)

Renato Balestra ha messo mano dove altri non hanno osato con la naturalezza di chi tocca per scoprire. Anche con la voglia di restare immortale: lo sarà non solo nel ricordo dei suoi cari, ma anche in quei tratti inconfondibili che talvolta sono stati protagonisti inconsapevoli persino all’interno dei sogni dei più giovani. Basta una maglietta ben fatta, spesso, per capire che il mondo non è ancora finito. Da oggi, però, è un po’ più triste e sicuramente meno elegante.

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