Il Monza apre a Nainggolan: ecco perché il belga può essere l’uomo giusto per mister Palladino.
Radja Nainggolan ha chiuso male l’esperienza ad Anversa. Dopo appena un anno dal rientro in Belgio, il Ninja è stato escluso dalla società per il suo comportamento poco esemplare: poco prima di una partita è stato beccato mentre fumava. E così, ora l’ex centrocampista dell’Inter cerca riscatto nuovamente in Italia.
Infatti, come rivelato dallo stesso Nainggolan a Het Nieuwsbald, ci sarebbe stato un contatto diretto con Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza. Il centrocampista ha incontrato il dirigente in Qatar e ha avuto un piccolo colloquio, nel quale è emersa la possibilità di ritornare in Serie A: “Mi ha detto che se voglio continuare a giocare senza guadagnare troppo posso chiamarlo“. Galliani fissa una condizione importante. Quella economica. Ma al Monza servirebbe un giocatore di questo tipo, soprattutto dopo l’infortunio di Sensi. Ecco perché il Ninja è l’uomo giusto per mister Palladino.
Perché Nainggolan fa al caso del Monza
Il diktat del club brianzolo è piuttosto chiaro: puntare sugli italiani. Nella scorsa sessione estiva, sono stati portati alla corte di Berlusconi calciatori di un certo calibro: da Caprari a Sensi, passando per Cragno, Pessina, Petagna, Izzo e Ranocchia. Molti di questi erano reduci da deludenti stagioni o erano praticamente finiti nel dimenticatoio. Qualcuno non è riuscito a svoltare, qualcun altro è salito in cattedra, altri ancora proveranno a riscattarsi nella seconda metà di stagione. Di certo, però, Galliani non ha puntato tanto su giovani talenti emergenti, ma su calciatori che la Serie A la conoscono molto bene. E finora il lavoro sta premiando la squadra, soprattutto dopo l’esonero di Stroppa.
Il Monza funziona, diverte ed è lontano dalla zona retrocessione. L’obiettivo è il 10° posto. Un traguardo molto ambizioso, ma non impossibile da raggiungere. E con il Ninja in squadra tutto può essere possibile. Nainggolan è un calciatore che conosce alla perfezione i meccanismi del campionato italiano e la sua esperienza può essere utile all’intero gruppo. Dietro alla punta, che sia Petagna o Dany Mota, potrebbe dimostrare di non essere affatto un atleta finito. D’altronde, ha appena 34 anni.
Radja ha bisogno di sentirsi apprezzato e ha bisogno di nuovi stimoli. Il matrimonio con il Monza potrebbe funzionare. Proprio come sta funzionando per Pessina o stava funzionando per Sensi, poco prima del grave infortunio.