Mondiali 2022, la Serbia è nei guai: la FIFA minaccia sanzioni. I giocatori slavi innescano una clamorosa polemica
Sono i mondiali delle polemiche e dello scontro frontale tra la FIFA e alcuni paesi. La tutela e la promozione dei diritti umani, della cui violazione sistematica il Qatar è considerato responsabile, sono al centro di una vera e propria battaglia politica che vede in prima linea soprattutto le federazioni calcistiche del nord Europa.
Ma un altro caso clamoroso è letteralmente deflagrato in queste ultime ore. Protagonista in assoluto, si fa per dire, è lo scontro causato da forti e viscerali sentimenti patriottici. Il calcio, e in particolare la Coppa del Mondo, da sempre è anche un veicolo di sentimenti nazionali, capace di unire popoli che magari in condizioni “normali” sentono poco il sentimento patriottico.
Immaginiamo invece osa può succedere se ad essere sollecitato è l’amor di patria di nazioni in cui questo è un collante fondamentale a livello sociale, politico e culturale e investe qualsiasi ambito della comune attività civile.
Una delle questioni più delicate a livello internazionale è il rapporto, da sempre conflittuale, tra la Serbia e il Kosovo. Gli scorsi Mondiali ne hanno dato una dimostrazione in Svizzera-Serbia, quando Shaqiri e Xhaka, elvetici ma di origini kosovare, hanno esultato in faccia ai serbi con il gesto dell’aquila albanese, per richiamare le loro origini e lo status di indipendenza rivendicato dal Kosovo, che la Serbia non riconosce.
E proprio in vista della sfida tra serbi e svizzeri, prevista dal calendario nei prossimi giorni, un episodio ha riacceso la polemica. Il ministro dello sport kosovaro, Hajrulla Ceku, ha violentemente protestato per un’immagine presente nello spogliatoio della Serbia al termine della partita contro il Brasile. Nella foto incriminata c’è infatti appesa all’interno una bandiera serba, che però è sovrimposta sulla forma del Kosovo, considerato da Belgrado una provincia ribelle.
Sulla bandiera era anche presente uno slogan anti-Kosovo, ‘non ci sarà nessuna resa‘. “Pessime immagini dallo spogliatoio della Serbia – ha dichiarato il ministro kosovaro -, dove ci sono in mostra messaggi di odio, xenofobi e inneggianti al genocidio nei confronti del Kosovo, il tutto sfruttando la piattaforma della Coppa del Mondo. Ci aspettiamo azioni concrete da parte della FIFA, considerando che la federazione del Kosovo fa parte a tutti gli effetti della FIFA e della UEFA“.
E la FIFA ha raccolto l’appello delle istituzioni kosovare, aprendo ufficialmente un’inchiesta in proposito: non è ancora dato sapere a quali rischi possa andare incontro la Serbia, nelle prossime ore avremo le idee molto più chiare.
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