Qatar 2022, la RAI sotto esame. Si gioca molto la tv pubblica rispetto alla competizione: non si placano gli interrogativi.
Rai, effetto Qatar: i Mondiali sono cominciati da qualche giorno, ma le polemiche non sono mai finite. A tenere banco la situazione in Medio Oriente fra diritti umani calpestati e intolleranza. La situazione è difficile da gestire: numerosi sono gli atti di protesta per il codice di condotta qatariota. La fascia arcobaleno è solo uno dei simboli del dissenso, scelte che dividono, provvedimenti che spiazzano.
C’è tutto, ma in Italia – come se non bastasse – arrivano anche le polemiche circa la gestione dell’evento da parte della tv di Stato. I Mondiali di calcio toccano alla RAI che ha vinto l’asta per i diritti di trasmissione esclusivi. Opportunità pagata a caro prezzo: 170 milioni per tutto il pacchetto. Gioia a metà perchè l’Italia di Mancini resta a guardare, anche se a giudicare dai commenti su Twitter sta diventando un lusso anche quello.
Qatar 2022, RAI tra difficoltà e stupore: l’ennesima beffa scoraggia gli utenti
Reiterate le critiche da parte degli utenti circa il format dei Mondiali: le scelte della RAI non piacciono. Lo dimostra il flop della Bobo TV arrivata nel servizio pubblico senza avere gli adeguati strumenti. Al punto che Christian Vieri è stato anche attapirato da Striscia la Notizia. Antonio Ricci gongola, i telespettatori meno. Specialmente dopo la gaffe in diretta di Alberto Rimedio.
Uno scivolone, può capitare dicono gli estimatori, che si va però a sommare a una serie di imprecisioni durante le gare. Gli utenti che notano tutto, inoltre, si chiedono come mai sul 4K non sono presenti minutaggio e risultato in alto. Le gare del Qatar sono, infatti, visibili in alta definizione e in 4K, ma la mancanza del tempo e del punteggio ha fatto sorridere. Qualcuno ha riso meno, ma gli interrogativi si sono moltiplicati: la ragione è semplice, questioni economiche.
Nella fattispecie la scoreboard – che sarebbe la stringa personalizzata per ogni nazione nel corso di ciascuna partita – in alto a sinistra dei teleschermi ha un costo. In HD costa meno che in 4K, la RAI ha ritenuto che non fosse necessario averle entrambi. Visto che le partite in 4K non hanno un appeal pari a quelle in alta definizione. Necessità virtù, dunque. Anche se il Cavallo di Viale Mazzini sembra andare al trotto, dovrà iniziare a galoppare, nonostante manchi ancora un po’, per evitare un fuoripista (fuori budget) che avrebbe dell’incredibile. Il fattore K, per il momento, non aiuta.