Qatar 2022, non si placano le polemiche. Luca Zingaretti attacca la RAI per via di alcune scelte di palinsesto: stoccata senza mezzi termini.
Qatar 2022, la polemica continua. Qualora non bastassero le divergenze tra favorevoli e contrari a giocare il Mondiale in Medio Oriente, con la questione dei diritti umani negati sullo sfondo, si aggiunge anche un’altra polemica tutta italiana. Disappunto che coinvolge la televisione di Stato: la RAI, dopo aver speso oltre 170 milioni per avere i diritti di trasmissione in esclusiva, organizza un palinsesto per la competizione che, secondo molti, non sarebbe all’altezza.
Una situazione paradossale che vede commenti negativi di qualsiasi genere: amarezza che monta sui social per poi divampare come fosse il sole d’agosto. Stavolta, però, cala il gelo. La Bobo TV – contenitore Twitch con Adani, Cassano, Ventola e Vieri – arriva in Viale Mazzini. Un vero e proprio flop in termini di ascolti. La televisione non ha lo stesso linguaggio del Web: la velocità della Rete difficilmente viene riprodotta sul “tubo catodico” se si può ancora definire tale.
Qatar 2022, Luca Zingaretti non perdona: attacco frontale alla RAI
Se ne sono accorti in molti e lo fanno notare: in primis Luca Zingaretti, tra i volti noti di Mamma Rai grazie a Montalbano, il “Commissario” ammonisce la rete ammiraglia: “Sembra la tv bulgara degli anni ’80, canone RAI? Ma perché?”. Una presa di posizione netta che si dissocia dalle scelte dei vertici di Viale Mazzini. Il cavallo giace sul fondo. Solo che Zingaretti, con un post social, riesce a ottenere un discreto seguito. Tutta cattiva pubblicità che la tv pubblica incassa.
Di male in peggio, ci aveva già pensato Fiorello a dissuadere dalla visione dei Mondiali. Quest’intemerata ulteriore non ha certo aiutato: lo showman di Augusta ha il pretesto di fare satira. Luca Zingaretti, invece, ha lasciato parlare la propria emozione. Tra lo sgomento e la rassegnazione. C’è tutto. Bastano davvero poche parole per bocciare una macchina organizzativa latente e per nulla strategica. La strada è lunga: l’impressione è che le polemiche non siano ancora finite.