Mondiali, debutto della Spagna: Luis Enrique punta su di lui

Oggi alle 17 scocca l’ora della Spagna per debuttare ai Mondiali. A guidare l’attacco delle Furie rosse una vecchia conoscenza della Serie A

Non tutte le Nazionali impegnate in Qatar hanno esordito nella rassegna iridata che già è arrivata la prima clamorosa sorpresa. L’Argentina di Lionel Messi, tra le favorite per la conquista del titolo mondiale, è stata sconfitta per 2-1 dall’Arabia Saudita. Festa nazionale oggi nel regno saudita, per decisione del Re Salman, con scuole ed uffici pubblici chiusi per festeggiare un trionfo, a dir poco, storico.

Luis Enrique
Luis Enrique, Commissario tecnico della Spagna (Ansa)

Doccia gelata per i sudamericani che recriminano per tre gol, due a firma di Lautaro Martinez e l’altro di Lionel Messi (autore dell’effimero vantaggio argentino su rigore) annullati dal Var. E ora lo scontro con il Messico ha già il sapore dell’ultima spiaggia: i tre punti per l’Albiceleste sono obbligatori, pena l’addio anticipato ai sogni di gloria iridata.

Debutto sul velluto, invece, per i campioni in carica della Francia che, dopo un avvio in sordina culminato nel provvisorio vantaggio degli avversari, hanno calato il poker nel match contro l’Australia, replay di quello d’esordio in Russia nel 2018. Mattatore della serata il milanista Olivier Giroud, autore di una doppietta con la quale ha raggiunto, a quota 51 gol, Thierry Henry in vetta alla classifica all time dei marcatori con la maglia dei Bleus.

Mondiali, Luis Enrique si affida all’ex juventino Morata

Alvaro Morata
Alvaro Morata (Ansa)

Oggi prende il via il girone “E” con Spagna e Germania nel ruolo di grandi favorite anche se alla luce dell’inatteso ko dell’Argentina al cospetto dell’Arabia Saudita il risultato a sorpresa, il “giant killing“, come con un’icastica immagine lo definiscono gli inglesi, è sempre possibile.

Proprio per scongiurare una simile infausta evenienza il Commissario tecnico degli iberici, l’ex giallorosso Luis Enrique, si affida ai giovani talenti del Barcellona, di cui è stato calciatore e allenatore, Ferran Torres, Gavi e Pedri.

A far da chioccia ai ragazzini terribili del Barcellona l’ex juventino Alvaro Morata, attualmente in forza all’Atletico Madrid, che, con 5 gol all’attivo, è una delle poche note liete in una prima parte di stagione in chiaroscuro dei colchoneros, lontani dalla vetta in Liga ed eliminati dalla Champions League. Del resto, l’ex bianconero, che attacca la profondità garantendo quindi soluzioni d’attacco alternative, è il terminale ideale per una squadra che abbonda di fini dicitori.

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