Il Presidente dei Piccoli Azionisti della Juventus Paolo Aicardi è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay.
Durante la diretta Twitch di Calciomercato.it su TvPlay, il Presidente dei Piccoli Azionisti della Juventus Paolo Aicardi ha parlato della Juventus e delle notizie emerse di recente sulla questione bilanci e Consob. Queste le sue parole.
PREOCCUPATO PER LA QUESTIONE BILANCI? – “Se ho delle preoccupazioni le ho più dal punto di vista sportivo che finanziario, è un’annata sportivamente iniziata molto male, la Juventus è uscita malissimo dalla Champions League, l’avvio di campionato è stato brutto e quando le cose vanno così male sono tutti colpevoli. Dal punto di vista finanziario non sono preoccupato, ci sono ancora delle indagini in corso e gli esiti li aspetto con serenità, dal punto di vista sportivo sono un po’ meno sereno perché se la Juventus non si dovesse qualificare per la Champions League sarebbe grave sotto tutti i punti di vista”.
LE PLUSVALENZE E IL PROBLEMA BILANCI – “Per quanto riguarda le operazioni sulle plusvalenze, su questo non sono affatto preoccupato perché come sapete il problema è Mondiale quello della contabilizzazione dei giocatori. Non si è riuscito a trovare un sistema ed è grave, soprattutto ai fini del Fair Play Finanziario. Non credo si arriverà ora a qualche conclusione, anche perché come sapete il valore è dato alla fine da domanda e offerta. Sulla questione bilanci poi ci sono delle valutazioni diverse su criteri contabili internazionali, a me pare che contestualizzando non solo l’applicazione dei criteri contabili, ma contestualizzandoli al periodo Covid e alle incertezze che ha portato trovo che la Juventus si sia comportata correttamente. Si scontrano però due linee di pensiero, bisognerà vedere quale delle due linee prevarrà”.
PROBLEMA A LIVELLO GLOBALE – “Io non posso che essere per la trasparenza, le regole e il rispetto delle regole. Da questo punto di vista mi sembra che il mondo del calcio sia deficitario a livello globale. Noi siamo legati alle dinamiche di casa nostra e ci ricordiamo di certi fenomeni come PSG e City solo in Champions, sono due realtà che esulano da tutto perché hanno regole diverse e le applicano in modo diverso. La plusvalenza a oggi mi sembra un’operazione lecita e che può essere utilizzata in modo ragionevole. Penso ci siano anche anni in cui per dinamiche questi movimenti aumentano o diminuiscono. Bisognerebbe sedersi a un tavolo e stabilire regole precise rispettate da tutti. I fatti dicono che la Juventus non droga il mercato, poi il calcio italiano sconta un onanismo finanziario pazzesco, le ultime società inglesi della Premier prendono oltre 100 milioni di diritti televisivi, Milan, Inter e Juventus non arrivano nemmeno a 100 e la dice lunga questo sull’appetibilità del calcio italiano all’estero”.
RASSICURAZIONI DAGLI AGNELLI O DALLA JUVENTUS PER I PICCOLI AZIONISTI? – “Sì, ci sono i comunicati che sono piuttosto chiari. Sono cose che sarebbe meglio non succedessero, uno preferirebbe essere sui giornali per i trofei vinti o i dividendi redistribuiti in questo caso. Aspettiamo le decisioni in questo caso con serenità, negli ultimi due anni la Juventus ha fatto aumenti di capitale per 700 milioni. Al momento non mi sembra in programma ce ne siano altri. Gli azionisti della Juventus, e di questo bisogna dare atto all’azionista di maggioranza Exor, quando è servito hanno messo soldi veri. Ogni tanto mi sembra che qualcuno se ne dimentichi e invece è giusto sottolineare questo aspetto. Milinkovic-Savic impossibile senza aumento di bilancio? C’era il presidente Boniperti che diceva che la vittoria più interessante è la prossima e secondo me la sorpresa più interessante sarà la prossima a gennaio. Penso sia un’operazione che si può fare già a gennaio. Quando vado in altre trasmissioni sento parlare spesso della fattibilità dell’operazione, ma bisogna sempre ricordare che c’è un azionista come Exor. Non credo che vorrà sperperare guadagni che derivano da altre attività, ma se dovesse ritenere utile questa operazione ha sicuramente modo di farla”.