Il Milan può vendere Leao a gennaio e coprire il buco con Cristiano Ronaldo. La convivenza con Ibrahimovic, “due galli” o opportunità.
Il Milan è tentato da un’ipotesi ricca e suggestiva, vendere Leao a gennaio, incassare molti soldi e prendere Cristiano Ronaldo in prestito per 6 mesi. Senza dubbio una prospettiva con i suoi pro e i suoi contro, ma tra gli ostacoli potrebbe esserci anche quella che il portoghese e Ibrahimovic possano essere i classici “due galli nel pollaio”. O forse no…
Il Milan probabilmente non riuscirà a rinnovare il contratto di Leao. E’ questa la convinzione che si sta facendo strada nel cuore e nella testa di molti tifosi milanisti. La disillusione preventiva quindi porta a considerare tutte le ipotesi possibili, che al momento sono 3. Una senza dubbio è continuare a beneficiare delle prestazioni di Leao fino a giugno 2024 per poi salutarlo senza guadagnare un euro. Si tratterebbe praticamente della stessa cosa accaduta coi precedenti illustri di Donnarumma, Calhanoglu, Romagnoli e Kessie, con la differenza della consapevolezza.
La via media sarebbe invece tenerlo fino a fine stagione per poi venderlo a prezzo di saldo, quindi difficilmente più di 60 milioni, che comunque è sempre meglio di niente. Oppure l’idea di venderlo a prezzo pieno a gennaio, col benestare di Mendes, che porterebbe in sostituzione Cristiano Ronaldo, che vuole solo fuggire da Manchester e possibilmente giocare in Champions League. La star portoghese dunque arriverebbe nel giovane Milan di Pioli in cui però c’è già un re, anzi un Dio, come ama dire lui: Zlatan Ibrahimovic. Che succede quindi?
Milan, Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic possono convivere?
Il calcio è uno sport che appassiona anche per le diatribe, le frecciate e gli screzi. Da questo punto di vista Zlatan Ibrahimovic fa decisamente scuola. Lo svedese nel corso della sua carriera non ha risparmiato quasi nessuno e anzi, una delle sue “vittime” preferite è sempre stato proprio Cristiano Ronaldo. Dallo screditarlo per il cognome “Il vero Ronaldo è il brasiliano, talento puro e non costruito”, fino alle gesta atletiche. Come quella volta che CR7 incantò con la rovesciata allo Stadium contro la Juventus e Ibra per tutta risposta lo derise twittando “bella, ora provaci da 40 metri come me contro l’Inghilterra“.
Anche quando il portoghese andò alla Juventus e CR7 la definì una “sfida” Ibra commentò in maniera piuttosto irrisoria che andare alla Juve che all’epoca era campione d’Italia da 7 anni di fila, fosse tutt’altro che una sfida. In realtà la vera sfida potrebbe essere un’altra, la convivenza nello spogliatoio rossonero, con un obiettivo comune, che poi è anche il grande cruccio della carriera di Ibrahimovic: la Champions League, che lo svedese non ha mai vinto, mentre il portoghese l’ha alzata ben 5 volte, ma con 6 raggiungerebbe Gento in cima a questa speciale classifica, un altro record. Chissà se i due campioni diventeranno quindi nemici-amici da gennaio.