Pistocchi a TVPLAY: “FIFA ormai più potente di certi politici. Italia? Il calcio non è una cosa semplice…”

Il giornalista Maurizio Pistocchi è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay.

Durante la diretta Twitch di Calciomercato.it su TvPlay, il giornalista Maurizio Pistocchi ha parlato di diversi argomenti, dal mondiale ai problemi del calcio italiano. Queste le sue parole.

Maurizio Pistocchi
Maurizio Pistocchi a TvPlay

LE PAROLE SUL MONDIALE – “Ho detto che per tutte le cose che abbiamo saputo su questo Mondiale l’atteggiamento giusto sarebbe quello di spegnere la televisione. Io nel mio piccolo ho cominciato facendo buco alla cerimonia inaugurale, che non ho guardato di proposito perché non penso serva dare troppa visibilità a un certo tipo di regime. Le partite però mi tocca guardarle per lavoro. Nell’ultimo periodo abbiamo visto il bellissimo documentario su Netflix “Fifa Uncovered”, che ci ha fatto vedere l’evoluzione della FIFA dalla partenza come dilettanti appassionati fino ad arrivare ad un’associazione da decine di miliardi di euro che va a toccare anche la sfera politica, diventando più potente spesso anche del politico stesso. Abbiamo visto poi la serie su Maradona, con il famoso episodio che escluse Maradona dal Mondiale dei ’94, squalificato per efedrina. Spiega perché Maradona fu coinvolta in quello scandalo. L’Argentina perse 5-0 con la Colombia serviva il proprio idolo per risorgere. Ci fu poi lo scandalo con gli infermieri in campo… una situazione mai ben chiarita del tutto e Maradona fu escluso dal Mondiale, lui ha sempre detto di essere stato ingannato, possibile che servisse solo a lanciare il Mondiale americano, tante cose non sono chiare. In questo ultimo periodo ci sono tanti motivi per non seguire il Mondiale, nelle prime due gare mi sembra un Mondiale anche molto scarso. Il Qatar è la prima squadra di casa a perdere la gara d’esordio”.

ASPETTATIVE SUL MONDIALE – “Penso che sia un Mondiale nel quale vedremo delle prestazioni dal punto di vista tecnico superiori al solito. Di solito i giocatori arrivano al Mondiale dopo una stagione da 70/75 partite, basti pensare agli impegni che presenta la Premier League con le varie coppe e la velocità nettamente superiore agli altri tornei. Credo che anche dal punto di vista tecnico vedremo delle squadre migliori rispetto a quelle che vediamo ai Mondiali di solito. Ci sono tanti infortunati, questo è vero, sono vittime del calendario e del fatto che si è giocato due o tre volte a settimana aumentando i rischi. Abbiamo visto l’ultimo che è Benzema, Pallone d’Oro, in una Francia che non ha Pogba e Kantè. Sono convinto che vedremo un Mondiale più bello dal punto di vista tecnico e agonistico al netto dei tanti infortunati che mancheranno, oltre al fatto che manchiamo noi anche se per quanto visto con l’Austria…”.

L’ITALIA, COSA MANCA, COSA C’E’ CHE NON VA – “Non va il calcio italiano, che non ha fatto le strutture, i cambiamenti, non ha migliorato la sua organizzazione generale, improvvisa. L’Europeo 2020 è un miracolo straordinario, per giunta giocando anche un discreto calcio. La prima cosa che farei andrei in federazione e pretenderei di fare un progetto che vada a sviluppare le Academy, i centri di sviluppo federali e che migliori Coverciano. A parte Ancelotti, che ha attraversato anche in carriera tanti momenti che gli hanno fatto fare esperienza, ha fatto da secondo a Sacchi, a Parma rifiutò di tesserare Baggio perché non rientrava nei suoi schemi… A parte lui però abbiamo una scuola che costringe De Zerbi ad andare all’estero, ci continuano a dire che il calcio è una cosa semplice, però allora non si capisce perché i tecnici all’estero siano strapagati e cerchino sempre qualcosa per sorprendere l’avversario. Se voi pensate che a dirigere Coverciano c’è una persona comunque molto anziana e che mi viene a dire che Pirlo è il meglio fornito dalla nuova scuola dei tecnici. Qualcuno mi chiede perché Mancini sia ancora lì, perché con il materiale a disposizione ha fatto il massimo, ha vinto un Europeo, è stato eliminato dalla qualificazione ai Mondiali in maniera indecente perché potevamo vincere 5-0 e sappiamo com’è il calcio. Però bisogna rinnovare il calcio italiano, a partire dai dirigenti”.

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