La misura è colma. Il diluvio di dichiarazioni di Cristiano Ronaldo stanno rovinando la sua immagine: ecco perché
Fino a poco tempo fa era abituato a mitragliare di gol le squadre avversarie, ora, complice le tanta panchine nella prima parte di stagione, Cristiano Ronaldo deve accontentarsi di bersagliare di parole. Ma se dei suoi gol, come la sublime rovesciata contro la Juventus quando ancora vestiva la maglia dei blancos che di fatto conquistò quelli che sarebbero diventati i suoi futuri tifosi, non ci si stanca mai, del suo ormai diluvio di dichiarazioni tutti ne hanno le tasche piene.
Anche perché, per quanto si possa comprendere lo stato d’animo di un Ronaldo dall’autostima e dall’ego spropositati, tanto da considerarsi il numero 1, che pertanto mal sopporta l’idea di vedersi ai margini, con un ruolo da comprimario e non più da indiscussa star, il rispetto per l’allenatore, per i compagi di squadra e per il club non deve mai venire meno.
Insomma, l’incontinenza dialettica oltre a sporcare l’immagine di CR7 che, prima ancora che un fuoriclasse, è un esempio per milioni di ragazzini, un’icona social, essendo tra i più seguiti sui social network, sta anche stancando.
Cristiano Ronaldo: “Possiamo vincere la Coppa”
Ronaldo, dunque, dovrebbe ricordare che i campioni del calcio parlano con i piedi, cioè con i gol e i virtuosismi tecnici, e non con le interviste esclusive al vetriolo. A rammentarglielo è stata proprio la stampa che ha snobbato la sua prima conferenza stampa in Qatar.
Convocata alla 10 del mattino (ora locale), ad ascoltarlo c’erano i proverbiali quattro gatti. Chissà, forse una mossa dell’ufficio stampa della Nazionale portoghese per non dare una vasta eco alle sue paventate ulteriori esplosive dichiarazioni. Altro indizio di come Cr7 incuta più timore davanti a un microfono che in scarpette bullonate su un campo da calcio.
Comunque, Ronaldo, davanti agli sguardi attoniti della manciata dei giornalisti presenti, come riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”, ne ha approfittato per replicare a chi ha bollato come “gelida” l’accoglienza nel ritiro del Portogallo che gli ha riservato Bruno Fernandes: “Sono a prova di proiettile, ho un giubbotto d’acciaio addosso. Smettetela di chiedere ai miei compagni di parlare di me. Con Bruno Fernandes stavamo scherzando, il suo aereo è atterrato in ritardo e gli ho chiesto se per caso fosse venuto in battello. Siamo un gruppo ambizioso e affamato. Sono sicuro che quell’intervista non cambierà la nostra concentrazione“.
Immancabili, in linea con il suo personaggio, i propositi di trionfo nella competizione iridata: “Sto benissimo, ho recuperato in pieno e mi sto allenando per esser pronto a iniziare nel miglior modo possibile. Questo Portogallo ha un potenziale incredibile. Possiamo vincere la coppa, ma ora pensiamo solo alla prossima partita, a battere il Ghana. Alla fine vedremo qual è la nazionale migliore, io credo che sia il Portogallo, ma dovremo dimostrarlo sul campo“.