Claudio Lotito a colloquio in Senato: il Presidente della Lazio, neo senatore, perora la causa dei club. Obiettivo: abbattere le tasse.
Claudio Lotito vola in Senato. La strategia è una: portare la propria voce in politica. L’uomo non è nuovo a queste dinamiche, ma ora – in qualità di senatore – porta in auge temi delicati anche sul piano calcistico. Il rebus è chiaro: le tasse ai club, si parla di 500 milioni di euro che diverse squadre dovranno pagare dopo i rinvii dei mesi scorsi. L’esponente di Forza Italia, però, si starebbe adoperando – secondo l’indiscrezione del Fatto Quotidiano – per attuare un default entro fine anno.
Una sorta di patto che favorirebbe le squadre con qualche pendenza. Proposito che, sempre secondo il giornale di Travaglio e Gomez, va avanti da mesi. Intercettazioni telefoniche fanno notare come Lotito abbia già avuto qualche colloquio con Lollobrigida di Fratelli D’Italia e La Russa che del Senato è Presidente. C’è necessità di un abbattimento: La Russa, tuttavia, incalzato dalla stampa si smarca.
Claudio Lotito, in Senato l’allarme per i club: le tasse tra rinvii e possibili rischi
“Tanta gente mi chiede di tutto, ma non è detto che io lo faccia”. Insomma dalla politica alzano gli scudi. C’è ancora tanta strada da fare, ma Lotito non si ferma e prova a carpire segnali. La situazione non è facile da sbrogliare. Evitare penalizzazioni è una priorità per il Patron biancoceleste che prende in mano una questione ormai protratta nel tempo. Georgetti, all’Economia, ha detto che ci sono altre questioni. Messo in agenda, ma Lotito non molla.
La controversia potrebbe essere risolta all’interno del Decreto Aiuti Quater, ma non è ancora detta l’ultima parola: basti pensare che anche il tetto al denaro contante è stato spostato nella Legge di Bilancio poichè all’interno del Decreto aiuti andranno soltanto le questioni più urgenti. Difficile ipotizzare che questa lo sia: Lotito, comunque, tiene il punto per un tema complesso che potrebbe presto trovare un epilogo. Il Presidente della Lazio, dopo una campagna elettorale scoppiettante, tra video iconici e particolari avvicendamenti nella cittadinanza, è pronto a perorare la sua prima crociata sul piano politico.