Da Alexis Sanchez a Christian Eriksen: tutte le operazioni dell’Inter mal riuscite sotto la gestione Marotta.
Grazie all’esperienza e alle ottime intuizioni di mercato, Giuseppe Marotta ha riportato l’Inter ai vertici del calcio italiano e internazionale. Certamente, il contributo è arrivato soprattutto per merito dei calciatori scesi in campo e degli allenatori che si sono susseguiti nel tempo. Tuttavia, la società negli anni ha piazzato importanti colpi di mercato come Hakimi, Lukaku o Calhanoglu. Giocatori che hanno fatto e fanno tutt’ora la differenza.
Bisogna anche aggiungere che Marotta e i suoi collaboratori hanno anche commesso qualche errore di valutazione. In tutti questi anni, l’Inter ha bruciato calciatori importanti o non ha sfruttato a pieno le potenzialità dei suoi tesserati, che una volta lasciata la Pinetina si sono riscattati.
Basti pensare ad Alexis Sanchez, attaccante dotato di una tecnica sopraffina, ma scarsamente utilizzato dai suoi allenatori nerazzurri. Solo 20 gol in tre anni. Pochini per il Nino Maravilla. Ma il suo contratto, invece, pesava tantissimo sulle casse del club nerazzurro: circa 7 milioni di euro all’anno. Il cileno non è stata l’unica scelta sbagliata da parte della dirigenza. Anche Eriksen rappresenta uno dei colpi mal riusciti della ditta Marotta-Ausilio.
Le operazioni flop di Marotta e il caso Perisic
Il centrocampista danese, prima di debuttare al Mondiale in Qatar, è tornato a parlare del malore ad EURO 2021 e dell’addio obbligato all’Inter: “Volevo restare a Milano, la mia famiglia si trovava molto bene. L’Inter resta un posto speciale per me“. Eriksen fu costretto a lasciare la società nerazzurra dopo gli Europei, poiché in Italia non è permesso giocare con un peacemaker, mentre la Premier League lo permette. Tuttavia, la sua esperienza milanese non può essere certamente ricordata come quella delle più felici. In un anno e mezzo, Erisken ha trovato molte difficoltà ad ambientarsi al calcio di Antonio Conte, tant’è che nella prima parte della stagione 2020-21 ha accumulato tantissime panchine e divenne oggetto di mercato. La svolta arrivò qualche mese prima dell’Europeo, precisamente nel derby di Coppa Italia contro il Milan. Tuttavia, il colpo da circa 27 milioni di euro messo a segno nel gennaio 2020 da Marotta può considerarsi un vero e proprio flop.
Flop è stato anche l’acquisto di Gosens. Il terzino tedesco non è ancora riuscito a brillare in nerazzurro e l’estate scorsa è stato ad un passo dalla cessione in Premier League. Tra gli acquisti fallimentari dell’Inter può rientrare anche Stefano Sensi. Il centrocampista è arrivato a Milano con un prestito oneroso da 5 milioni di euro e un riscatto fissato a 20 milioni. Tuttavia, il calciatore è stato spesso vittima di infortuni muscolari e non è mai riuscito a rendere come quanto visto a Sassuolo. A gennaio 2022 la cessione alla Sampdoria in prestito. Ora al Monza, sempre con la stessa formula. E anche qui la sfortuna non l’ha abbandonato: il 6 novembre ha riportato una frattura malleolo-peroneale.
Tra le operazioni sbagliate da Marotta e i suoi assistenti rientra anche la gestione del caso Perisic. Il calciatore avrebbe voluto il rinnovo, a seguito di un’annata pazzesca sotto la gestione Inzaghi. Tra le parti, però, non è mai stato raggiunto l’accordo, con il croato che ha manifestato il suo malcontento nei confronti della società. Insomma, alla fine Perisic è andato via a parametro zero al Tottenham di Antonio Conte. E al momento risulta un fallimento anche il ritorno di Lukaku. In questo caso, l’infortunio muscolare ha messo KO il belga, che rischia di non giocare neanche un minuto della Coppa del Mondo in Qatar. L’operazione per il nuovo trasferimento in nerazzurro è costata alle casse della società circa 8 milioni di euro per il prestito oneroso. Solo in futuro Chelsea e Inter si riparleranno per un’eventuale trattativa.