Mondiali, mogli e fidanzate in ritiro fanno vincere: la storia non mente

Mogli e fidanzate in ritiro sì o no? La storia non mente: le “wags” in ritiro fanno vincere. I precedenti dell’Italia

Ad ogni grande evento calcistico, Mondiali o Europei, un dubbio assilla calciatori e addetti ai lavori. Chi vincerà l’ambito trofeo? No. Chi sarà nominato migliore calciatore della manifestazione? Neanche. Allora, chi si aggiudicherà la palma di miglior marcatore? Nemmeno.

Qatar 2022
Qatar 2022 (Ansa)

Il dubbio amletico che tormenta i protagonisti impegnati in riguarda l’opportunità o meno di abbandonarsi alla passione prima di un match. D’altronde, ormai le wags (acronimo inglese per wives and girlfriends, “mogli e fidanzate dei calciatori) sono una presenza fissa, con tanto di figli al seguito, nei ritiri delle Nazionali, perfino in quella dell’Italia dove da sempre il sesso prima di un match è tabù.

Ma in proposito cosa dice la scienza? Ebbene, per quanto nei pareri non prevalga l’unanimità, la maggioranza degli esperti concorda sugli enormi benefici di un rapporto sessuale che, oltre che un efficace anti-stress in quanto vengono liberate le endorfine, neurotrasmettitori che riducono lo stress generando una sensazione di benessere, regala un successivo sonno che, secondo alcune ricerche, è del 25% più lungo e riposante. Del resto, il dispendio energetico di un amplesso è pari a quello per una rampa di scale salita di corsa; qualcosa che un atleta d’elite ripete anche 30 volte in una sessione d’allenamento. Non solo. Nelle donne l’attività sessuale prima di una gara aumenta i livelli, fisiologicamente bassi, di testosterone, l’ormone sessuale sì maschile ma anche dell’aggressività.

Insomma, tutto lascia intendere che il sesso prima di un match non abbia gravi controindicazioni, anzi, come sostiene il Prof. Castellani nel suo saggio “Tennis Training”, “il principio regolante l’attività sessuale, se ce ne deve essere uno, è il rispetto delle proprie abitudini“.

Mondiali, mogli e fidanzate in ritiro fanno vincere: i precedenti dell’Italia

Germania-Italia '82
Germania-Italia, finale Mondiale ’82 (Ansa)

Dunque, sesso sì ma nel rispetto delle proprie abitudini anche perché l‘astinenza, come insegna la storia del calcio, produce effetti ancor più deleteri. Mondiali del 1938 in Francia. Dopo l’esordio stentato dell’Italia campione in carica, con gli azzurri che hanno la meglio sulla modesta Norvegia solo ai supplementari per 1-0 grazie a un gol di Silvio Piola, l’allora Presidente della FIGC, Generale Giorgio Vaccaro, chiama a rapporto il capitano degli azzurri Peppino Meazza che candidamente confessò che la causa di quella loro prestazione ben al di sotto del loro abituale standard era addebitabile al fatto che da più di un mese non “battevano chiodo“.

Ecco come il grande Gianni Brera ricostruisce il suddetto incontro: “Senta, Generale – disse El Pepp (Meazza, ndr) – lei deve pensare che con il lungo ritiro sull’Abetone sino ad oggi sono passati 35 giorni. Da 35 giorni noi ragazzi non vediamo una donna. Stiamo scoppiando quasi tutti. E’ una situazione che non può continuare“.

Detto fatto. In men che non si dica il Generale Vaccaro, molto vicino al Duce e desideroso di fare bella figura in quella Francia che accoglieva gli esuli antifascisti e che rispondeva con sonori fischi al saluto romano degli azzurri durante l’inno nazionale, previ accordi con la tenutaria di un bordello, organizzò una navetta tra quest’ultimo e l’Hotel de La Canebiere, sede del ritiro azzurro, da dove ogni mezz’ora partiva un taxi per accompagnare, quattro alla volta, gli azzurri al bordello. I risultati non tardarono ad arrivare: nel turno successivo gli azzurri superarono la Francia per 3-1 per poi involarsi verso il secondo titolo iridato.

Stesso copione anche per gli eroi azzurri di Spagna ’82 il cui isolamento, a seguito dello storico silenzio stampa in reazione alla feroci critiche per un inizio tutt’altro che entusiasmante, tre pareggi in tre partite nel girone e qualificazione alle seconda fase, a discapito del Camerun, solo in virtù della migliore differenza reti, veniva alleviato proprio dalla presenza di mogli e fidanzate.

Insomma, se due indizi fanno una prova, allora non ci rimane che augurare buon “divertimento” (in tutti i sensi) ai protagonisti di Qatar 2022.

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