Rafaela Pimenta, l’agente di Pogba non ha dubbi: il messaggio parla chiaro

Rafaela Pimenta è l’agente salita alla ribalta dopo la morte di Mino Raiola: spunta un dettaglio che lascia il segno e riguarda anche l’attuale agente di Pogba. Cosa è emerso. 

I Mondiali di Qatar si avvicinano e adesso per molti club è tempo di visionare i propri calciatori, così come scoprire nuovi talenti sparsi in giro per il mondo. L’occasione è d’oro e questo lo sa bene anche l’agente Rafaela Pimenta. Cura ogni dettaglio e si approccia alle trattative con i club per trarre il massimo beneficio.

Alcuni dei protagonisti sono pronti ad emergere sui vari rettangoli di gioco, altri dovranno per forza di cose vedere da casa i propri compagni di Nazionale, oppure accontentarsi di guardare gli altri a causa della mancata qualificazione. L’agente vanta diversi giocatori importanti, con tanto di aneddoti. Braccio destro di Mino Raiola, agente morto lo scorso 30 aprile a Milano per un grave problema di salute, ora tutto è nelle sue mani.

Mondiali Qatar, Rafaela Pimenta e il dettaglio dell’agente: cosa emerge con Pogba

Pimenta ha rilasciato una intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per parlare di diverse questioni. Ad emergere una su tutte è invece Paul Pogba, centrocampista della Juventus, destinato a saltare la competizione con la Francia. C’è un dettaglio che l’agente ribadisce sull’ex centrocampista del Manchester United.

“Paul è stato invitato dalla Francia in Qatar, ma ha deciso di andare a farsi visitare a Pittsburgh e restare a lavorare durante le vacanze. Dopo l’amarezza per questo Mondiale mancato e per l’apporto che non ha potuto dare alla Juventus vuole recuperare il tempo perduto. Quindi niente svaghi, ma solo tanto lavoro per tornare il più in fretta possibile a disposizione di Allegri“, ha spiegato Rafaela Pimenta.

Fa ancora molto discutere la scelta di ritardare l’intervento, così come la vicenda sul presunto stregone. “Ha solo ascoltato un parere medico, non ha deciso d’istinto. Per quanto riguarda lo stregone dico che è una storia tutta da dimostrare. Non mi risulta sia andata così“, ha concluso l’agente del Polpo.