Vincenzo Grifo, che bel momento: quanti rimpianti per Serie A e Nazionale

Vincenzo Grifo è un calciatore con passaporto italiano nato e cresciuto in Germania: con la Nazionale di Mancini sorprende l’ennesima occasione persa della Serie A.

Grifo ha 29 anni e sta sorprendendo ormai da diverso tempo per gol e assist segnati. I suoi numeri sono sotto gli occhi di tutti, ma l’attaccante della Nazionale italiana tende a stare con i piedi per terra. Alcuni club di Serie A hanno semplicemente sondato il terreno, senza però andare oltre nella trattativa per farlo giocare in Italia.

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Vincenzo Grifo incanta Friburgo e la Nazionale italiana (ANSA)

Vincenzo Grifo si gode il suo momento in Germania, nazione in cui è nato e cresciuto, pur avendo genitori italiane (madre di Lecce e padre della provincia di Agrigento ndr). Le cose vanno benissimo anche fuori dai confini italiani con lo straordinario momento vissuto con la maglia del Friburgo. Secondo posto e spina nel fianco per il Bayern Monaco.

Vincenzo Grifo, la Serie A sonda ma non affonda: il momento è magico

Grifo Nazionale
Il momento magico di Vincenzo Grifo, arrivano i gol anche con la Nazionale (ANSA)

Il 20 novembre 2018 la convocazione per la prima gara in Nazionale, da quel momento soltanto sette presenze, accompagnate però da 4 gol e 3 assist vincenti. Numeri certamente importanti per il ragazzo nato a Pforzheim e cresciuto nel Karlsruhe, prima del salto nel massimo campionato tedesco, pur non brillando nelle precedenti esperienza con Borussia Mönchengladbach e Hoffenheim.

Ma è proprio con il Friburgo che la musica cambia. Sono 203 le gare giocate con il club, 66 gol messi a segno e ben 62 assist. “A casa si parla italiano, lo sento al 100%“, ha ribadito durante il commento post AlbaniaItalia ai microfoni di Sky Sport. Grifo non potrà ovviamente partecipare ai Mondiali di Qatar visto che l’Italia ha fallito la qualificazione alla fase finale, certamente vedrà le gare da casa, cosa che ha fatto anche durante il periodo negativo degli azzurri.

Intanto diventa protagonista assoluto a Tirana, un futuro certamente ancora tutto da scrivere, magari anche con un ruolo da protagonista nella Nazionale allenata da Roberto Mancini. Per ora resta l’ennesimo rimpianto della Serie A, specialmente per senso del gol e visione di gioco fondamentale per l’ala sinistra che, all’occorrenza, ha giocato anche come trequartista.

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