Santoni a TvPlay: “La scuola italiana è ancora al Top. Allegri, ecco cosa dico ai detrattori…”

Il giornalista Andrea Santoni è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it su Twitch TvPlay.

Dagli allenatori italiani alla nazionale: il giornalista Andrea Santoni è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it su TvPlay. Queste le sue parole:

SUL LIBRO ALLENATORI D’ITALIA – “E’ un progetto folle iniziato 5 anni fa. Per farlo in maniera compiuta, seria e approfondita ho impiegato un tempo biblico. E’ un’idea che ho condiviso con Gianni Marchesini, con l’aiuto della Associazioni Allenatori e con alcune firme importanti..Bocci, Polverosi, Monti, Fiesole, Grilli. Più alcuni giovani colleghi che ci hanno aiutato. Parte dal 29 e si arriva sino al 2022. Gli allenatori presenti sono quelli che hanno sino una giornata sino ai giganti…Rocco, Trapattoni…Sono stati divisi per presenze e vittorie, si parte da chi ha la “Serie A” nella loro carriera. Sono in ordine alfabetico. I 150 allenatori più importanti hanno la loro carriera elencata per intero”.

SULLA SCUOLA ITALIANA – “Abbiamo cercato di dare identità al movimento, che rimane un’eccellenza. Non c’è una scuola propriamente consolidata come la nostra, da quasi un secolo. Solo 150 sono stati stranieri di 603…ancora oggi che non siamo al Mondiale possiamo vantare l’allenatore più importante d’Europa, Ancelotti. Escono Sarri e Conte e vincono..”

SU ALLEGRI – “Ha un ruolo importante. Ha un carattere che può piacere o non piacere, a volte non si aiuta. I numeri non mentono. Se tu hai come media punti più alta e come percentuale di vittorie più alta la stessa persona, ovvero Allegri…”

SU VICARIO- “La scuola dei portieri italiani si conferma tra le più prolifiche. Vicario si inserisce con oggettività tra i portieri più interessanti in questo momento. Spesso si sono affollati portieri molto giovani, siamo stati quasi in grado di discutere Donnarumma…che è difficilmente contestabile. Il ruolo del portiere, soprattutto nell’evoluzione degli ultimi anni, è sempre più stressato. Non è facile per un giovane reggere il colpo. Basti vedere Meret. Bisogna valutare la stoffa, e poi ci vuole tempo. E’ un ruolo particolarmente esposto. Se non hai rendimento costante è questione di poco essere scartato. Vicario non credo corra questo rischio. Seguiamolo con simpatia, senza cercare di farlo diventare il “nuovo qualcuno”.

SULLA MANCATA QUALIFICAZIONE AL MONDIALE – “Ho discusso spesso con Lippi che sosteneva che il movimento calcistico di una nazione sia rappresentato dalla Nazionale. Io credo che il calcio delle Nazionali sia un altro sport. Quale torneo ha l’andamento di quello della Nazionale? Con tornei concentrati in un mese e lunghe pause? Stiamo vivendo un decennio orribile…due volte eliminati al primo turno, due non qualificati. Allo stesso tempo nello stesso periodo siamo due volte in finale dell’Europeo, e una volta eliminati ai quarti…Non siamo stati capaci di gestire un exploit straordinario. Ci sono stati errori nei mesi successivi a Londra. Mancini il miglior tecnico possibile. Uno che è costretto a ribaltare il concetto di Nazionale…costretto a lanciare ragazzi che hanno 3-4 partite in A.”

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