Antonello Valentini a Calciomercato.it, in onda su TvPlay, ha dato una panoramica sulla situazione del caso D’Onofrio.
SUL CASO D’ONOFRIO – “Dell’intervento e delle parole di Malagò, non sono dichiarazioni ci tengo a precisare, queste infatti vanno calate in un certo contesto e si sa che al telefono qualcuno si lascia andare a qualche parola di troppo, la cosa è stata risolta nelle sedi competenti e lo stesso Malagò non ha bisogno di essere difeso da me. Quando vengono fuori le cose vengono fuori, cambia poco a mio modo di vedere. Crea un’immagine devastante al calcio italiano la vicenda di D’Onofrio. Io provo un senso di avvilimento per quello che questa vicenda sta provocando e rischia di provocare in un settore come quello degli arbitri. Aspetterei un attimo di capire che cosa vuole fare la Federazione, a mio modo di vedere ieri, in sede di Consiglio Federale, la stessa Federazione non poteva fare di più. Gravina non è un uomo che ha problemi a prendere delle decisioni forti, se ieri ha proposto la rievocazione della giustizia domestica dell’AIA credo che ieri non potesse fare di più. Io mi sarei aspettato un passo indietro dai vertici arbitrali, ognuno si comporta come crede e vedremo cosa viene fuori di concreto dalle carte. La vicenda è una vicenda devastante che mette in discussione certi principi fondamentali come il reclutamento dei giudici, io posso dire quello che voglio, siccome autocertifico passa in maniera indenne. D’Onofrio era stato già arrestato nel 2021 e andava alle riunioni dell’AIA grazie a un permesso particolare ed è una cosa fuori dal mondo“.
“Si deve agire sulla base di documenti nel rispetto delle regole e delle normative Federali. Per prendere un provvedimento di quel genere occorrono dei presupposti regolamentari e giuridici. Gravina non ha problemi a prendere decisioni forti però, giustamente, deve avere dalla Procura Federale gli elementi che gli consentiranno di fare un altro passo verso la pulizia dell’AIA“.