Tancredi Palmeri a TVPLAY: “Per i Mondiali punto su Argentina e Brasile, vi dico il giovane da attenzionare…”

Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in diretta su TvPlay, Tancredi Palmeri ha parlato del del Mondiale e di Cristiano Ronaldo: le parole del giornalista.

IL MONDIALE – “Viviamo un’anomalia, veniamo da quattro campioni del mondo europei consecutivi, così come non era mai successo che una nazionale europea vincesse fuori dall’Europa. Quindi è un periodo strano. Punto su Argentina e Brasile, anche se ultimamente ho quasi sempre sbagliato i pronostici sull’Argentina. Ma sono come quel giocatore del Lotto che insiste finché non vince. Ci sono anche i grandi numeri ma non è solo quello il motivo, arrivano tra le favorite, tra le più in forma e c’è una congiuntura data dal fatto che le nazionali europee non stanno bene tranne la Francia. Questa però ha i centrocampisti titolari fuori, ovvero Pogba e Kantè. Ci sono Tchouameni e Camavinga che sono di talento, ma giovani. Con l’infornata che hanno potevano vincere tre coppe di fila come fatto dalla Spagna. L’Inghilterra è la solita pasticciona e mi fa pensare ne combineranno un’altra. La Germania è in ricostruzione. La Spagna mi piace tanto come gioca, in mezzo è straordinaria ma tra difesa e attacco è solo discreta. Il Portogallo teoricamente alla pari dell’Argentina potrebbe avere la rosa più completa”.

IL BELGIO – “Agli Europei sono rimasto scottato perché inizialmente pensavo a una finale Belgio-Inghilterra con vittoria del Belgio. Pensavo ci avrebbero poi eliminato. L’Europeo è stata la summa, nel 2016 avevano un’autostrada per la finale. Poi a quarti esce con il Galles. Nel 2014 era stata piatta, era arrivata con Wilmots senza infamia e senza lode. Fa poi il terzo posto nel 2018 con Martinez giocando benissimo, Courtois miglior portiere”.

CRISTIANO RONALDO – “Le prime dichiarazioni erano state già pesanti, dicendo che gli inglesi non amano il Manchester United, che lui aveva fatto presente la sua situazione familiare con i problemi con i bambini e ha detto che aveva avuto la sensazione che non interessasse alla dirigenza. Poi è il suo punto di vista. Allo United non giocherà più, poi c’è da capire se ci sarà licenziamento per giusta causa o altro. Sta ottenendo quello che cercava l’estate scorsa, voleva andare in prestito questa stagione per la Champions per poi tornare l’anno dopo. Ora cercherà una delle squadre che fanno gli ottavi”.

PARALLELISMO CON MARADONA – “Maradona fa due anni di squalifica, gli tagliano gli ultimi mesi per fargli giocare gli spareggi dell’Argentina contro l’Australia. Poi viene squalificato di nuovo per l’efedrina. Torna fa un altro paio di esperienze, ma non era più quasi niente rispetto a quello che era prima. Sicuramente alcuni punti sono diversi, però vedo dei punti in comune con la fine di carriera di Cristiano Ronaldo. Prima era il miglior attaccante del mondo, ora è un ottimo attaccante, perché la porta la vede ancora, ma null’altro”.

IL FUTURO DI CR7 – “Lui vuole essere protagonista in Champions. Con il Napoli difficile che possa esserlo, con lo Sporting Lisbona non lo sarebbe. Non è un profilo da Bayern Monaco ma magari si farà”.

SQUADRA PER IL MONDIALE – “Dirò l’Argentina. Sarà il mio quarto mondiale da giornalista dopo averne fatti altri da tifoso e vi posso dire che la festa dell’Argentina per la vittoria di un Mondiale è qualcosa di incredibile. Ho avuto la fortuna di poter vedere Messi dal vivo negli ultimi tre Mondiali. Per un Mondiale con una bella atmosfera bisogna sperare che l’Argentina arrivi in semifinale perché portano un clima unico”.

ECUADOR E QATAR – “Gonzalo Plata è strepitoso, gioca nel Valladolid, bisogna vedere l’impatto con certi livelli, ma può far sognare la prossima squadra in cui andrà un po’ come sta facendo, con le dovute proporzioni, Kvaratskhelia con il Napoli. E’ uno dei possibili giovani emergenti del Mondiale. Ho visto il Qatar dal vivo in Copa America, perché nel 2019 è stato invitato. Hanno chiamato una serie di tecnici spagnoli e catalani. Il Qatar gioca calcio vero alla Guardiola, ha uno stile di gioco spagnolo, ovviamente con limiti tecnici. Nel 2019 nella Copa America ha messo in difficoltà tutte e tre le squadre del girone. Qatar-Ecuador può essere una bella partita, non so se vi ricordate Sudafrica-Messico, ero a un km e mezzo dallo stadio, al gol di Tshabalala ho sentito un boato incredibile. Le gare d’esordio possono sempre riservare qualcosa”.