L’ex tecnico, tra le altre, di Udinese e Parma Pasquale Marino a Calciomercato.it, in onda su TvPlay, ha dato il suo punto di vista sulla Serie A tra cima e fondo della classifica.
RAFFAELE PALLADINO AI TEMPI DEL PARMA, ORA ALLENATORE DEL MONZA – “Posso dire che dal punto di vista tattico era un giocatore veramente importante, copriva più ruoli, si sacrificava in entrambe le fasi. Era ancora presto però per dire che futuro avrebbe avuto post calcio, quello che si può dire è che il Monza sta sicuramente facendo bene sotto la sua guida”.
IN FONDO ALLA CLASSIFICA – “Il Lecce mi sta piacendo per quanto mi riguarda, lotta per non retrocede e ha fatto partite importanti. Anche la Cremonese come gioco non mi è dispiaciuta, non ha demeritato, gli manca qualche punto in classifica. La spaccatura è evidente comunque, la gara fra Verona e Spezia ha fatto sì che questa spaccatura diventasse netta. Speriamo non duri fino alla fine perché perderebbe un po’ di attenzione la parte bassa della classifica rispetto alla cima della classifica”.
GLI EQUILIBRI IN CIMA ALLA CLASSIFICA – “Sicuramente l’Inter rispetto all’anno scorso ha avuto delle pause, l’impatto è stato diverso, poteva avere qualche punto in più. La Juventus è partita in ritardo, ci sono state situazioni che hanno fatto perdere punti. Parlare ora del Napoli è troppo facile, stanno facendo partite straordinarie sia in campionato che in Champions e ha una rosa importante, con tanta qualità nei reparti”.
HANDANOVIC – “Ha dimostrato ancora una volta l’intelligenza che già avevo visto io all’Udinese, con noi era partito per essere il dodicesimo e alla terza giornata l’ho fatto esordire a Torino. Venivamo da una partita persa in casa per 0-5 contro il Napoli. Parlando con il mio preparatore dei portieri ho pensato fosse arrivato il momento, abbiamo fatto una bellissima vittoria contro la Juventus e poi lì non è più uscito tranne qualche partita. L’Inter deve pensare al futuro, quindi avere un portiere giovane e uno che ha l’intelligenza di capire quando rimanere fuori e quando giocare. Quando facevamo le amichevoli del giovedì chiedeva di fare doppio allenamento perché i portieri nelle amichevoli sostanzialmente non si allenano”.
I TECNICI ITALIANI – “Sia Gravina che Mancini hanno detto che i tecnici italiani sono i più bravi al mondo. Sono convinto che dal punto di vista dei tecnici i nostri hanno strategie anche a livello europeo superiori rispetto ad altre nazioni. Lo dimostra il fatto che i nostri tecnici fanno bene anche all’estero, l’ultimo è De Zerbi. L’ho allenato per quattro anni anche se mi faceva impazzire. Lo facevo arrabbiare a Catania, avevamo tre attaccanti, Spinesi, Mascara e De Zerbi. Quasi sempre lo sostituivamo negli ultimi minuti perché Mascara serviva per ripartire, Spinesi segnava e quindi spesso cambiavo De Zerbi. Ci siamo incontrati in Coppa Italia con il Sassuolo mi ha simpaticamente ricordato che sul tabellone usciva sempre il suo numero. Poi è andato a Napoli. Abbiamo ancora un rapporto bellissimo, siamo sempre in contatto e da tecnico arriverà ad alti livelli, peccato che ce lo siamo lasciati scappare”.