Dodici volte spedito in panchina, pochi minuti giocati e ora chiede la cessione: è rottura tra Sarri e un suo leader.
Cresce la tensione nello spogliatoio della Lazio a causa delle decisioni di mister Sarri. Il club biancoceleste è in lotta per i primi quattro posti del campionato, ma ha chiuso il 2022 con una tremenda e scottante sconfitta all’Allianz Stadium.
La società starebbe valutando alcuni profili da regalare a Sarri per migliorare la rosa e renderla competitiva. D’altronde, la Lazio è ancora in gioco per tre competizioni e la Conference League può essere una finestra importante. Un modo per rispondere al successo dei giallorossi avvenuto nello scorso giugno.
Intanto, mentre Tare e Lotito valutano gli acquisti (Parisi e Caputo in primis), arriva la rottura totale tra un calciatore e Sarri: la cessione a gennaio sarà l’unica soluzione prevista.
“Per il secondo anno di fila Luis Alberto ha chiesto di finire la carriera in Spagna“, diceva Sarri quest’estate, prima di iniziare il campionato. Addirittura, l’allenatore non sapeva se avrebbe potuto contare sul centrocampista spagnolo per settembre. Le cose sono cambiate. Il Mago è rimasto a Roma, anche perché il Siviglia ha voltato le spalle improvvisamente. Nessun rimpianto. Forse.
Le cose però sono peggiorate nel corso delle settimane. Nessuno può mettere in dubbio le qualità tecniche di Luis Alberto, centrocampista cristallino e dotato di un tocco elegante, illuminante. Eppure, Sarri preferisce centrocampisti diversi, tant’è che l’ha fatto sedere in panchina 12 volte in questa stagione e in 4 di queste occasioni non è neanche entrato in campo. Chiaramente lo spagnolo non si sarebbe mai immaginato questo atteggiamento da parte del tecnico. Infatti, l’anno scorso era titolare fisso: solo sette volte è entrato a gara in corso. Negli ultimi 4 mesi, invece, è stato utilizzato già 8 volte da riserva. Insomma, una differenza lapalissiana tra la stagione 2021-22 e quella attuale. Oltretutto, i rapporti tra Sarri e Luis Alberto sembrano non essere più idilliaci. Secondo il Corriere dello Sport, il mister rimprovera al giocatore alcuni atteggiamenti. Dall’altra parte, invece, c’è rabbia per la cattiva gestione dei minuti disputati e le numerose panchine.
Dunque, la strada è unica e difficilmente ci saranno colpi di scena: il classe 1992 lascerà la Lazio a gennaio. La cessione farà contento soprattutto il calciatore, che potrà lasciare l’Italia e cercare la titolarità altrove. Magari in Spagna.
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