Il Mondiale spezzerà il ritmo delle big di Serie A: alcuni elementi, però, potrebbero stancarsi di più ed influire in negativo al rientro.
Oggi sarà l’ultimo giorno di partite in Serie A prima della sosta per il Mondiale in Qatar. Una pausa mai vista prima, che ha obbligato le squadre ad un calendario fitto fino a novembre. E che potrebbe lasciare degli strascichi anche alla ripresa. In questo caso, bisognerà attendere gennaio per scoprirlo, anche se delle ipotesi possono già essere avanzate.
I top club, certamente, sono quelli che lasceranno andare più giocatori con le proprie nazionali. Per valutare quale squadra potrebbe rischiare di più dopo la sosta, però, vanno considerate anche le nazionali di appartenenza, e quanto lontano potrebbero queste spingersi, richiedendo uno sforzo maggiore ai suoi convocati.
Serie A, quanti convocati per le big: chi rischia di arrivare più stanco dopo il Mondiale
Come ben sappiamo, ad avere più giocatori impegnati in Qatar, per la Serie A, sarà la Juventus, che ne “perderà” 11. Il Napoli capolista, invece, ne avrà invece solo cinque, mentre Inter e Milan sette a testa. In ultimo, poi, la Roma (quattro, come l’Atalanta) e la Lazio (due). Fra tutti questi, però, il discorso va innestato appunto in base anche alle varie nazionali.
La Juventus, in effetti, non può sorridere, almeno alla vigilia. Sei degli 11 summenzionati, infatti, avranno verosimilmente un ruolo stabile nella rosa di tre tra le favorite ad alzare il trofeo. Parliamo di Brasile (Alex Sandro, Danilo, Bremer), Argentina (Paredes e Di Maria) e Francia (Rabiot). Personalità chiave, peraltro, nello scacchiere di Massimiliano Allegri, che anche in una delle più accreditate outsider, la Serbia, vedrà all’opera Vlahovic e Kostic.
Non poca preoccupazione, per la possibile fatica pregressa, c’è anche in casa Inter. Per Lautaro e Correa, sebbene questi verrebbero quasi sicuramente alternati, vale lo stesso ragionamento di Di Maria e Paredes. Dunque un occhio di riguardo bisogna averlo per l’Olanda, che conterà su De Vrij e Dumfries, ma soprattutto sulla Croazia, che già quattro anni fa vide Brozovic e compagni arrivare alla finalissima del Mondiale. Per lui e per Lukaku (che col Belgio punta in alto), in fondo, le incognite sono anche relative ai diversi problemi già avuti in stagione, che potrebbero trascinarsi anche nella seconda parte.
Tutte valutazioni da condurre attentamente, per Simone Inzaghi, che alla ripresa dovrà affrontare subito il Napoli di Luciano Spalletti. Per quest’ultimo, d’altronde, la situazione convocati è apparentemente più tranquilla, data la militanza in nazionali non di prima fascia in Qatar: Camerun (Zambo), Corea del Sud (Kim), Polonia (Zielinski), Messico (Lozano) ed Uruguay (Olivera).
Come ai partenopei, discretamente potrebbe andare all’Atalanta e soprattutto alla Lazio, che guarderà Serbia (Milinkovic-Savic) ed Uruguay (Vecino). In casa Roma, invece, c’è attesa per capire quale sarà il destino di Dybala, che è nella lista iniziale e sta tentando la corsa contro il tempo per volare in Qatar. Tuttavia, l’impegno potrebbe restituire ai giallorossi un giocatore non solo già fragile di suo, ma anche molto provato, se si ritagliasse uno spazio importante nell’Albiceleste.