Rodrigo Bentancur è il perno del centrocampo del Tottenham: dal suo arrivo in Inghilterra il classe ’97 uruguaiano è rinato.
Dopo l’importante parentesi alla Juventus, terminata in maniera forse troppo frettolosa, Rodrigo Bentancur ha ritrovato il sorriso in Inghilterra. Voluto fortemente da Paratici, il centrocampista classe ’97 si sta rivelando sempre di più uno dei punti di forza della formazione di Antonio Conte.
Lo stesso Bentancur ha ammesso che il suo allenatore gli ha cambiato la vita calcistica. “Ho già segnato 3 gol e non siamo nemmeno a metà stagione. Il merito va al mister che mi chiede di andare maggiormente al tiro”.
La rinascita di Bentancur
Eppure non è andato tutto rose e fiori nel recente passato di Bentancur. Dopo 5 anni passati alla Juventus, il centrocampista è andato via in fretta e furia nel mercato di gennaio. Una decisione arrivata un po’ a sorpresa. Una sorta di bocciatura visto che l’uruguaiano, già nella prima gestione Allegri, aveva accumulato un buon minutaggio nelle rotazioni. Eppure il ritorno del tecnico toscano non ha fatto scattare la scintilla in Bentancur, che non si è più sentito al centro del progetto.
Della sua esperienza in bianconero Rodrigo ha parlato così, facendo anche capire indirettamente il perché del suo addio. “Negli ultimi due anni avevamo perso un po’ di fame e rabbia. Quando vinci molto c’è il rischio che ci si abitui e vengano meno le motivazioni. Il mio sogno era di vincere la Champions con la Juve. In linea di massima sono comunque stati anni fantastici: il club mi ha dato tutto, così come la tifoseria”.
L’arrivo in Inghilterra ha ridato nuova linfa al 25enne nativo di Nueva Helvecia. La cura Conte sta funzionando alla grande. “Mi ha ritagliato un ruolo fondamentale in questa squadra e sento forte la sua fiducia. Ha sicuramente cambiato la mentalità di tutta la squadra spingendoci a dare il massimo fino all’ultimo minuto”. Una delle doti dell’ex tecnico dell’Inter è proprio saper motivare al massimo i calciatori. Uno come Bentancur non poteva che risentirne in positivo. Lui che arriva dal Sudamerica, il continente ‘caliente‘ per eccellenza, dove si vive di pane, acqua, calcio e ‘garra‘.
In stagione sono già 3 le reti messe a segno in 20 partite totali. L’obiettivo è non fermarsi qui, ma guardare avanti con la massima motivazione, per togliersi quante più soddisfazioni possibili. Compiti che, con Antonio Conte come conducente, possono diventare realtà.