Messi è di fronte ad un Mondiale diverso dagli altri. Alcune ragioni, però, fanno credere che possa essere anche più complicato del solito.
Lionel Messi è prontissimo al Mondiale in Qatar. Un appuntamento che tutta l’Argentina aspetta con lui da tempo, in special modo dopo che La Pulce ha confermato la sua volontà di esserci e non lasciare l’Albiceleste, come sembrava pronto a fare qualche anno fa. Un impegno che assume una valenza ancor più incredibile dopo che la nazionale è riuscita a rompere la maledizione, ed arriverà in Qatar da campione della Copa America.
Un trionfo che ha dato una gioia incredibile a tutto l’ambiente, togliendo un peso dalle spalle di tutti i giocatori, Messi in primis. La questione, però, non è così semplice, in vista del Mondiale. E la stella del Paris Saint-Germain si ritrova ora davanti ad un paradosso che rischia di metterlo in una posizione davvero scomoda. Tanti sono gli aspetti che suggeriscono uno scenario del genere.
Messi, in Qatar rischio enorme: tutti i dubbi alla vigilia del Mondiale per l’Argentina
Quella in corso, per il sette volte Pallone d’Oro, si sta rivelando davvero un’ottima stagione. In 17 presenze tra Ligue 1 e Champions League, l’argentino ha fatto segnare addirittura 11 gol e 14 assist, numeri davvero impressionati se raffrontati a quelli della stagione scorsa, e se messi anche in relazione ad i suoi 35 anni.
Dunque, il numero 10 arriverà probabilmente al Mondiale nelle migliori condizioni possibili, a livello personale. Eppure, le incognite su quello che sarà il suo torneo, con l’Argentina, restano, e non sono poche. Perché è vero che alzare la Copa America ha cambiato la sua storia in nazionale, ma la pressione – in Qatar – non mancherà di certo. In fondo, è quasi unanimemente ritenuto il più grande giocatore della storia, e tutti sanno che questo sarà il suo ultimo Mondiale, in cui sarebbe imperdonabile uscire anzitempo.
Per di più, a differenza sua, il particolare momento non sembra sorridere ai suoi compagni, alla vigilia. Nello specifico, il ragionamento riguarda gli elementi che dovrebbero fare la differenza. Angel Di Maria e Paulo Dybala stanno infatti facendo i conti con molti problemi fisici nell’ultimo periodo. E se per lo juventino si tratta solo di ritrovare la forma, avendo recuperato dai problemi, La Joya sta invece ancora guarendo, e su di lui ci sono forti dubbi.
Dalla Serie A, poi, un discorso simile vale per Joaquin Correa e Leandro Paredes, poco brillanti in questo scorcio di stagione ed altrettanto poco impiegati. Lautaro Martinez, in ultimo, sembra l’unico a potersi avvicinare con una certa fiducia al grande appuntamento. Bisogna capire, però, se basterà il suo apporto per sgravare Messi di alcuni compiti, o se il fuoriclasse di Rosario dovrà caricarsi la squadra sulle spalle. In tal caso, le cose potrebbero non andare bene per lui, con una pressione nient’affatto minore rispetto agli anni passati.
“Dio solo sa e decide. Dio sa quando è il momento e cosa deve accadere“, ha detto Messi ha Olé. Un piccolo aneddoto, poi, fa capire che la pressione non viene solo dall’esterno: “Esattamente come per l’intero Paese, anche nella mia famiglia c’è una grande ansia. Soprattutto da parte di Antonela e mio figlio Thiago. Guarda sempre i video della Nazionale, delle partite possibili. Lui è nervoso e ansioso. La verità è che questo mi mette una pressione terribile“. Ed anche questa volta un’impresa lo attendono, con il paese sogna una conclusione perfetta per la sua avventura con l’Argentina.