Ecco tutti i particolari della pesante accusa rivolta all’attaccante della Roma Andrea Belotti: “Siamo in causa per 5 milioni”
Dopo il pari per 1-1 contro il Sassuolo, con tanto di coda polemica per il presunto “tradimento” di Karsdorp (la sua fatale disattenzione in occasione del pari dei neroverdi), copyright di Mourihno, la Roma è chiamata al riscatto nel match contro il Torino, in calendario domani pomeriggio, all’Olimpico di Roma, ultimo impegno per i capitolini e per i loro avversari di giornata prima della lunga sosta per i Mondiali.
Match tutt’altro che agevole quello che attende i giallorossi visto che affronteranno i granata che sono reduci da tre vittorie nelle ultime 4 partite. Gli uomini di Juric hanno subito dimenticato lo scivolone di Bologna con la convincente vittoria per 2-0 contro la derelitta Sampdoria nel turno infrasettimanale.
Partita dal sapore amarcord, invece, per Andrea Belotti che per la prima volta incrocerà il suo passato: con la maglia granata il “Gallo” ha messo a segno 100 gol in 232 presenze che fanno entrare di diritto nella storia del Torino.
Belotti, in causa con il suo ex procuratore: “Non mi ha mai pagato”
Se del Torino Belotti era il capitano e il bomber, alla Roma l’ex granata si deve spesso accomodare in panchina, motivo per il quale finora la sua avventura in riva al Tevere, sponda giallorossa, si sta rivelando avara di soddisfazioni personali. Solo due volte il “Gallo” ha “alzato la cresta” (tipico gesto di esultanza di Belotti dopo un suo gol), entrambe in Europa League, quindi Belotti è ancora alla ricerca della prima gioia in campionato.
Eppure, il “Gallo” in queste ore di vigilia del match dell’Olimpico ha conquistato le pagine dei principali quotidiani non tanto per il possibile classico gol dell’ex quanto per l’intervista rilasciata dal suo storico agente, Sergio Lancini, al quotidiano “Tuttosport”, nel corso della quale il procuratore ha rivelato che tra di loro è in corso una causa. Il motivo? Come spiegato dallo stesso ex agente di Belotti, “non ho mai ricevuto alcun compenso per l’attività svolta dall’approdo al Torino in poi, per questo sono stato costretto a rivolgermi all’autorità giudiziaria che da quattro anni si sta occupando del caso“.
Al momento pendono due giudizi, uno sulla revoca di fatto del mandato, l’altro sulla violazione del contratto sui diritti di immagine: “Insomma, alla fine uno “scherzo” da quasi 5 milioni ma deciderà il giudice“.