A pochi giorni dalla pausa dei campionati Haaland ha confessato una possibilità scartata in passato, scelta che oggi fa molto discutere.
Il Mondiale in procinto di iniziare ormai tra una manciata di giorni farà sì che logicamente i campionati si interrompano. E’ la prima volta che succede e questo incuriosisce molto su come potrà influire sui rendimenti dei club e dei singoli. Tanti dubbi e poche certezza quindi, anche per quelli che finora hanno più impressionato. Il Napoli ad esempio riuscirà a ripartire con lo stesso ruolino di marcia? E Haaland continuerà a segnare così tanto?
La storia, soprattutto recente, insegna che non sempre fermarsi e riposarsi porta benefici, basti pensare alla Lazio pre e post covid. La squadra all’epoca allenata da Simone Inzaghi sembrava davvero in grado di poter insidiare la Juventus, che si avviava alla conquista del suo nono Scudetto consecutivo.
La pausa forzata a causa della pandemia scombinò tutte le carte in tavola. La Lazio crollò, la Juventus vinse lo Scudetto ed il Milan risorse dalle sue stesse ceneri iniziando ad inanellare successi dopo un inizio di campionato molto deludente. Insomma certezze non ce ne sono, eppure Haaland questo Mondiale l’avrebbe potuto giocare.
La scelta di Haaland
Ci sono campioni che hanno la fortuna di giocare in nazionali che gli consentono di competere non solo con il proprio club, ma anche al Mondiale o nei trofei continentali. Altri invece che magari sono superstar assolute ma poi fanno parte di una nazionale in cui rappresentano un elemento eccezionale che però da solo non può fare più di tanto.
Un po’ com’è stato Ibrahimovic per la Svezia per intenderci. Non tutti sanno però che Haaland avrebbe potuto scegliere un’altra nazionale col senno di poi chissà cosa sarebbe potuto succedere. Già, perché il centravanti dei record avrebbe potuto dire no alla Norvegia per unirsi alla nazionale inglese.
Haaland infatti è nato a Leeds e ha vissuto in Inghilterra per un periodo di 3 anni e mezzo o 4, quando il padre giocava nel Regno Unito, prima di andare in pianta stabile in Norvegia. “Chissà come sarebbe andata se mio padre fosse rimasto di più in Inghilterra – si chiede Haaland – forse sarei stato inglese. Però sono norvegese e orgoglioso di esserlo“. Già, chissà…