La lotta per lo scudetto vede il Napoli in pole, ma Tardelli crede nella lotta con altre squadre come la Juventus: cosa dice Marco Tardelli.
Tardelli rilancia dai microfoni de La Gazzetta dello Sport un messaggio per il Napoli che sta conducendo il campionato di Serie A in vetta solitaria, otto i punti di distacco dal Milan. Per l’ex giocatore bianconero è il momento di un’analisi ben precisa. “Napoli oggi senza rivali, ma la Juve può diventare la prima inseguitrice. La società è stata brava a lanciare i giovani nell’emergenza, può arrivare tra seconda e quarta. Ma qualcosa andrà comunque cambiato“, ha spiegato.
Secondo Marco Tardelli, quindi, i bianconeri avrebbero la possibilità di diventare la principale inseguitrice del club allenato da Luciano Spalletti. Al momento i punti di distacco sono 13 fra i due club, ma i bianconeri hanno una gara ancora da giocare contro il Verona. I ragazzi allenati da Massimiliano Allegri hanno bisogno di nuovi punti importanti per una rincorsa al momento alquanto proibitiva.
Juventus, prima inseguitrice del Napoli per lo scudetto? Tardelli non ha dubbi
Il Napoli continua la marcia in casa e anche in trasferta con 38 punti totali conquistati, un bottino certamente importante per un club che sogna di rimanere al primo posto del campionato italiano. A breve ci sarà la pausa Nazionale, con tanto di settimane di stop che potrebbero condizionare, o meno, la tenuta psicofisica dei giocatori impegnati, così come di quelli che non parteciperanno alla competizione.
Alla Juventus toccherà rincorrere gli avversari, soprattutto visto lo svantaggio accumulato nel corso delle settimane, per il Napoli urge invece la necessità di dosare bene le energie e portare a casa sempre più risultati, mantenendo le rivali il più lontano possibile.
Il sogno scudetto cova sotto la cenere a Napoli ormai da tempo, l’anno potrebbe essere quello giusto, ancora ci sono però mesi di partite da affrontare. Quel che certo è che Spalletti può ritenersi soddisfatto dei risultati sin qui ottenuti dai suoi giocatori, Allegri deve invece rimboccarsi le mani e chiedere quel quid in più che serve in questi casi, quanto meno per sperare in una ripresa.