Haaland supera Messi e Cristiano Ronaldo? Il maxi accordo è storico

Haaland presto nella storia anche dal punto di vista economico. Il norvegese è in procinto di firmare un super accordo di sponsorizzazione.

Erling Haaland potrebbe diventare a breve il calciatore più ricco del mondo. Il suo manager Rafaela Pimenta, ha infatti svelato la chiusura di un importante accordo pubblicitario, che lo vede protagonista.

Erling Haaland e la richiesta di Guardiola
Erling Haaland (ANSA)

Il calcio di oggi sta diventando sempre più una potenza economica unica. Ormai diversi club arrivano a spendere centinaia di milioni per i cartellini dei calciatori, non è dunque un caso che uno dei bomber più feroci degli ultimi anni possa presto raggiungere guadagni spropositati, superando addirittura Lionel Messi e Cristiano Ronaldo.

Haaland e il nuovo sponsor da record

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Erling Haaland, attaccante del Manchester City (ANSA)

Da quando faccio questo mestiere, ormai 20 anni, non mi era mai capitato di discutere un numero di partnership possibili come sta accadendo con Haaland”, ha dichiarato il procuratore del norvegese Rafaela Pimenta. “Presto annunceremo una nuova sponsorizzazione, che sarà il più grande accordo nella storia del calcio”.

La manager brasiliana ha anche parlato sulla possibilità che Haaland arrivi a valere un miliardo: “Quando ho parlato del valore di Haaland ho considerato tutto: trasferimento e immagine. Non so se nel futuro prossimo ci sarà un club che pagherà un miliardo per un giocatore. In un futuro lontano sì, ma in un futuro prossimo non so dirlo.”

Solo qualche anno fa era impensabile immaginare che un calciatore potesse costare oltre 100 milioni, eppure a questi numeri ci si è arrivati. Ma è anche vero che le cifre di tutto ciò che ruota attorno al pallone sono lievitate. Dalle commissioni, ai prezzi dei biglietti, i diritti televisivi fino ai contratti di sponsorizzazione, tutto. Tornando a parlare dell’attaccante norvegese, l’agente Pimenta rivela anche: “Sarà il più grande accordo di sponsorizzazione nella storia del calcio, è vero. Ma sono altresì sicura che tra qualche anno, diciamo tre, quando rivedrò questo contratto, penserò che forse non era poi questa grande cosa”.

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