Fiorentina, era davvero colpa di Jovic? Tutte le responsabilità del serbo

Luka Jovic ha regalato tre preziosi punti alla Fiorentina nel match contro la Salernitana. Era tutta colpa del serbo? Ecco le sue responsabilità

Dopo il 2-1 a domicilio contro una buona Salernitana la Fiorentina di mister Vincenzo Italiano prosegue la marcia di avvicinamento alla zona Europa/Conference League. Certo, i punti di distacco da recuperare non sono pochi ma a fan sperare i tifosi della Viola è il filotto di cinque vittorie consecutive, il primo dell’era Commisso e di quella del tecnico ex Spezia.

Fiorentina-Salernitana
Fiorentina-Salernitana (Ansa)

Match winner contro i granata è stato il serbo Luka Jovic che con la zampata di ieri sera al “Franchi” aggiorna a tre le realizzazioni in Serie A che si aggiungono ai quattro gol nella fase a gironi della Conference League. Uno score in linea con le aspettative della società e dei sempre esigenti tifosi viola che, infatti, non gli hanno perdonato le prime opache prestazioni con la maglia della Fiorentina.

Ma evidentemente era solo questione di tempo perché il serbo mettesse in mostra quelle qualità che lo hanno portato all’attenzione dei grandi club quando vestendo i colori dell‘Eintracht Francoforte (prossimo avversario del Napoli agli ottavi di Champions League) ha messo a segno 27 gol, di cui 10 in Europa League, conditi da 7 assist.

Fiorentina, Jovic: talento smisurato e pace fatta con i tifosi

Luka Jovic
Luka Jovic, match winner contro la Salernitana (Ansa)

Dunque, il deficitario rendimento di Luka Jovic prima della sua attuale esplosione non era colpa del serbo che aveva solo bisogno di tempo per ritrovarsi e per sbloccarsi psicologicamente dopo la deludente esperienza al Real Madrid: con la camiseta dei blancos il serbo ha raggranellato 3 gol e 4 assist in totale in una stagione e mezza.

Ora, però, Luka Jovic sembra essere tornato quel giocatore dal talento smisurato che faceva impazzire le difese avversarie quando vestiva la maglia dell’Eintracht. Un giocatore decisivo come lo è stato ieri contro la Salernitana: quando il serbo decide di accendersi e di segnare, non ce n’è per nessuno. Pace fatta, quindi, con i tifosi, suggellata dalla corsa di Jovic sotto la curva Fiesole, cuore del tifo organizzato viola.

E anche se, come anticipato nel primo paragrafo, l’Europa è ancora lontana, adesso la Viola con un Jovic in più è tornata a correre in classifica e pertanto nessun traguardo, per la gioia dei suoi tifosi, le è precluso.

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