Superlega, mossa sorprendente della UEFA: la decisione per i club coinvolti

La UEFA ha preso una decisione sorprendente riguardo al progetto della Superlega: come cambiano le punizioni verso i club coinvolti.

Il progetto Superlega non è ancora scomparso e nelle ultime ore sono arrivate importanti novità. La UEFA, dopo un lungo silenzio, ha aperto il dialogo senza però trovare un punto d’incontro. Il presidente Aleksander Ceferin ha bocciato nuovamente la nascita di questo torneo, cambiando la posizione sui club coinvolti e annunciando una decisione sorprendente.

Superlega UEFA
Aleksander Ceferin, presidente della UEFA (ANSA)

Il calcio è in continua crisi economica ma la soluzione per risolvere le perdite dei maggiori club probabilmente non sarà la Superlega. Al momento la UEFA ha ribadito la sua contrarietà a questo tipo di organizzazione, inizialmente criticato anche dagli stessi tifosi che però col passare del tempo stanno cambiando idea.

La guerra del calcio è ancora in corso e la UEFA non vuole fare alcun passo indietro sulla possibile introduzione della Superlega. Una volontà ribadita con chiarezza nell’incontro andato in scena a Nyon con Bernd Reichart, l’amministratore delegato dell’A22 Sports Management.

Superlega, le novità per la Juve dopo l’incontro con la UEFA

Superlega UEFA
Andrea Agnelli, presidente della Juve (ANSA)

Il secondo tentativo, dopo quello dell’aprile 2021, è nuovamente fallito ma nel prossimo futuro non sono esclusi colpi di scena e sicuramente i club coinvolti saranno visti con un occhio differente dall’organo europeo. Come riportato da “Tuttosport”, se prima Ceferin aveva stabilito multe salate e avviato azioni legali contro queste squadre da oggi ci sarà una tregua.

Nello specifico coloro che ipotizzano e propongono un futuro alternativo per il calcio, vedi la Juventus, non andranno più incontro a sanzioni di tipo economico o rischio di esclusioni dalle coppe europee. Una buona notizia per la società di Agnelli che potrà continuare a lavorare sottotraccia per raggiungere il proprio obiettivo, condiviso con Barcellona e Real Madrid, senza esporsi a troppi pericoli.

Tutto questo non per gentilezza ma soltanto per secondi fini perché tutt’ora c’è una causa in corso tra presso la Corte di Giustizia Europea e la UEFA non vuole in alcun modo passare per una realtà monopolista con abuso di potere.

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