La crisi economica in Sudamerica impone valutazioni fuori da ogni schema, e il Brasile sta pensando di vendere agli arabi il suo campionato di calcio
Quando si parla di calcio in Brasile si parla, senza voler sembrare blasfemi, di religione di massa.
Il calcio in Brasile riguarda un paese enorme. Oltre 220 milioni di persone e non meno di 120 milioni di tifosi. Si calcola che i quattro club brasiliani più importanti (Flamengo , Corinthians, Sao Paulo e Palmeiras) contino non meno di 40 milioni di tifosi. Quattro club che da soli rappresentano molto più del triplo di quello che è tutto il movimento calcistico del nostro paese.
Numeri alti, un business gigantesco. Con sponsor da capogiro. Ma negli ultimi anni il Brasile non riesce più a bastare a se stesso. Nonostante le industrie più ricche del paese (gas, petrolio, minerali, telecomunicazioni, trasporti) siano tutte coinvolte nella gestione delle principali realtà calcistiche del paese, il calcio brasiliano è alle prese con una crisi di liquidità che sta investendo pesantemente i club e la loro linfa vitale: il settore giovanile. É un’industria in crisi alla disperata ricerca di soldi, investimenti e ossigeno.
Proprio in questi giorni si sta concretizzando una trattativa a dir poco clamorosa che mette letteralmente in vendita il massimo campionato brasiliano. Definito – proprio come il nostro (lo sponsor è italiano) – Serie A.
La lega della Serie A brasiliana si chiama LiBra. Organizza il campionato, raccoglie gli introiti dai diritti televisivi nazionali e internazionali redistribuendoli in proporzione tra i venti club iscritti. Secondo gli advisor oggi il campionato brasiliano con la Copa do Brasil valgono circa 4 miliardi di dollari. La LiBra sta valutando l’ipotesi di cederne il 20% al fondo arabo Mubadala Capital, lo stesso che è pesantemente entrato in Formula 1 acquisendo la McLaren e sponsorizzando il campionato. Le cifre sono riservate, ma secondo voci (ufficiose e autorevoli) sono impressionanti. Si parla di oltre un miliardo di dollari cash per il 20% della quota della Lega. Il che significherebbe un’iniezione di liquidità immediata per le casse di alcuni club che dopo due anni di pandemia sono letteralmente al collasso.
La LiBra non ha fornito dati né cifre. Ma ha confermato che la trattativa esiste ed è in forma esclusiva e sarà mutuata dai consulenti del Banco BTG Pactual e dalla Codajas Sports Kapital. Un evento senza precedenti per il campionato brasiliano e per tutto il paese, pronto a vendere uno dei suoi simboli pur di non affogare nei debiti.
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