Superlega, apertura della UEFA? L’esito dell’incontro lascia spiazzati

La UEFA è tornata a discutere il progetto Superlega, incontrando uno dei nuovi rappresentanti: il comunicato ufficiale spiazza i tifosi.

E’ da un po’ di tempo che non si parlava di Superlega ma all’improvviso si è riaperto l’argomento nel mondo del calcio. L’occasione è stato un sorprendente incontro accolto dalla UEFA che ha ricevuto nella sua sede i nuovi rappresentanti del discusso progetto. Un faccia a faccia avvenuto a Nyon a pochi giorni dal termine della fase a gironi dell’attuale Champions League, la competizione che sparirebbe in caso di apertura a questo ambizioso torneo.

Superlega UEFA
Superlega, l’esito dell’incontro con la UEFA (ANSA)

Da poche ore si è svolto il sorteggio degli ottavi di finale di Champions League che ha regalato subito grandi sorpresi durante il primo turno. Sulla carta non sono passate tutte le squadre favorite, come la Juventus, uno dei tre club insieme a Real Madrid e Barcellona più coinvolti nella nascita della Superlega.

Il tema rimane ancora molto dibattuto e i principali sostenitori, nonostante le continue chiusure, non si sono arresi facendo un piccolo passo avanti. La UEFA infatti in modo inaspettato ha aperto il dialogo con A22 Sports Management, un’impresa commerciale privata incaricata a portare avanti il progetto della nuova competizione.

Superlega, nuovo tentativo con la UEFA: la risposta di Ceferin

Ceferin Superlega
Ceferin, presidente della UEFA (ANSA)

Dopo un lungo silenzio i promotori della Superlega si sono rifatti sotto per proporre nuovamente la loro idea rivoluzionaria per il calcio europeo. Nella persona di Bernd Reichart, nuovo CEO della A22 Sports, società di sviluppo sportivo commerciale, c’è stato un confronto diretto insieme ad altri personaggi e cariche importanti del mondo del pallone.

Il principale era ovviamente Aleksander Ceferin, presidente della UEFA e primo oppositore di questo progetto. Quest’ultimo, nonostante sembrasse aver ammorbidito la sua posizione, ha ribadito il totale dissenso di leghe e club nella stessa maniera dello scorso aprile 2021. Un altro tentativo fallito nel nome della solidarietà e meritocrazia piuttosto che privilegio e auto-diritto di un élite ristretto di squadre.

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