La Serie A è a un bivio: qual è la via migliore per evitare il tracollo. Le 20 società del nostro campionato devono prendere una decisione fondamentale
Il calcio italiano continua a perdere terreno nei confronti di una concorrenza sempre più agguerrita e decisamente più ricca. In particolare Inghilterra e Spagna, con la Premier League e la Liga, stanno recitando la parte del leone da quasi tutti i punti di vista, tanto da risultare quasi irraggiungibili.
Il nuovo presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, dopo l’entusiasmo iniziale per aver preso in mano le redini della Confindustria del calcio, si è reso quasi subito conto delle enormi difficoltà incontrate nel riuscire e mettere d’accordo i presidenti di società.
I propositi di aprire a riforme strutturali e innovative si scontrano con la dura realtà di una Lega spaccata e più litigiosa che mai. Ma ormai il tempo stringe e il calcio italiano, che continua ad annaspare tra enormi difficoltà soprattutto di natura economica, è chiamato a operare una svolta definitiva.
In un senso o in un altro è giunto il momento di prendere decisioni di valore epocale: il collasso definitivo dell’intero sistema calcio è davvero a un passo e da qui ai prossimi mesi vanno fatte scelte drastiche e non più rinviabili.
La Serie A decide: aprire ai fondi o rischiare il tracollo
La più importante e in un certo senso decisiva è la possibile riapertura all’ingresso dei fondi d’investimento nel calcio italiano. Rispetto alle trattative condotte nel 2020 ma naufragate a causa dell’ostruzionismo messo in atto dal fronte dei contrari guidato da Juventus e Lazio, lo scenario attuale è cambiato.
La pandemia ha eroso le entrate dei club, alcuni dei quali sono allo stremo delle forze, per questo c’è chi ora chiede urgentemente di trovare un modo per fare cassa e rilanciare un sistema agonizzante.
E come una manna dal cielo si è materializzato alla fine di ottobre l’interesse concreto del fondo di private equity “Searchlight Capital Partner”(sede a New York e filiali aperte a Londra e Toronto) interessato ad investire sul nostro prodotto calcistico. Nato nel 2010, gestisce circa 11 miliardi di euro e sarebbe pronto a presentare un’offerta di 2 miliardi di euro.
Si tratta di un investimento diretto da dirottare nella casse della nuova “media company” della Lega, in cambio di una partecipazione proporzionale ai risultati finanziari dell’intero sistema. Inoltre verrebbe messa sul tavolo, sempre da Searchlight, una garanzia, del valore non inferiore ai 2,7 miliardi di euro, sui prossimi ricavi della Serie A collegati al triennio 2024/2027.
Se la Serie A accettasse questa proposta, le prospettive cambierebbero all’istante: l’operazione darebbe nuova linfa alle nostre società consentendo loro di recuperare almeno in parte il gap esistente con gli altri principali campionati europei.