Con i suoi 46 titoli internazionali, oltre a uno giovanile, Dani Alves ha vinto tutto: ma non è stanco e vuole di più
“Lo voglio… più di qualsiasi altra cosa. E quando mi metto in testa una cosa, di solito la ottengo”.
Parola di Dani Alves, il calciatore professionista più vincente di sempre nella storia dello sport più amato e seguito: 46 trofei da professionista più uno a livello giovanile.
Ma nonostante 124 partite con la maglia della Seleçao verdeoro, un oro olimpico vinto lo scorso anno a Tokyo, due Copa America e un gran numero di trofei internazionali di squadra e individuali di enorme prestigio, a Dani Alves manca la cosa più importante. Il titolo mondiale.
Ed è per questo che da sei giorni, conclusa la sua esperienza in Messico con il Pumas Unam, l’ex giocatore di Barcellona, Juventus e Paris Saint Germain si sta allenando come un forsennato. Spera in una convocazione che non è nemmeno così remota da parte del CT brasiliano Tite. La sua ultima partita in nazionale risale al febbraio scorso, un’amichevole con la Corea del Sud: 90’ in campo.
Da allora non si è mai ufficialmente fatto da parte. Ha continuato a giocare, 12 le sue presenze quest’anno del campionato messicano, che per i suoi Pumas si è concluso in modo molto anonimo, ad appena un punto dalla retrocessione. Dal punto di vista fisico Dani Alves è in forma. Dal punto di vista motivazionale ha l’entusiasmo di un ragazzino.
A fine campionato ha chiamato il presidente del Barcellona Joan Laporta chiedendo se poteva allenarsi con la squadra catalana. E gli è stato permesso.
Va in campo due volte al giorno con la squadra B e si allena in palestra non meno di due ore tutti i giorni: “Non giocando devo essere più intenso – spiega – fisicamente sono in gran forma e il mio amico Rafa Marquez che allena il Barça Atletic mi consente di giocare parecchie partitelle”.
Talmente in buone condizioni che il Barcellona sta pensando di metterlo sotto contratto in vista di una seconda parte di stagione complicata dopo l’eliminazione dalla Champions League. Ma la vera motivazione di Dani Alves è il Mondiale: “Tite l’ho sentito, sa che mi sto allenando, sa che spero in una sua chiamata. Io posso fare solo tutto il possibile per esserci”.
La lista del Brasile per il mondiale dovrebbe essere resta nota entro il 13 novembre. In quella comunicata alla FIFA il 21 ottobre, 35 nomi dei quali nove dovranno sparire, c’è anche quello di Dani Alves.
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