Paul Pogba sarà costretto a restare ai box per ulteriore tempo e dovrà dire addio anche al Mondiale. Intanto, durante la diretta di TVPlay, arriva una rivelazione inaspettata
In casa Juventus continuano a preoccupare le condizioni di Paul Pogba. Il francese, ai box da inizio stagione per un problema al ginocchio, sembrava potesse recuperare in vista del Mondiale in partenza tra pochi giorni. Le cose però sono andate diversamente e, dopo la visita effettuata a Pittsburgh dal Prof. Musahl, il recupero appare più lontano.
Pogba, in questi mesi, ha deciso di non sottoporsi a nessuna operazione chirurgica. La scelta, però, si è rivelata errata e Marco Guidi, giornalista della Gazzetta dello Sport, nell’ultima diretta di TVPlay ha spiegato: “Credo di sapere chi è stato a consigliare Pogba sul non operarsi e non è medico. A consigliare Pogba non è stato un altro staff medico”.
Le sue parole non sono passate inosservate, tuttavia non si è spinto oltre lasciando moltissime interpretazioni sulla faccenda. Chi sarà stato a consigliare a Pogba di non operarsi? Un tecnico? Un famigliare?
Infortunio Pogba, il dott. Della Villa: “Doveva operarsi subito”
Il Dott. Francesco della Villa, medico dello sport, si è espresso in merito all’infortunio di Pogba ai microfoni di calciomercato.it in diretta su TvPlay. Queste, nel dettaglio, le sue parole: “Quando si gestiscono degli sportivi di altissimo livello è tutto molto complesso. Hanno delle personalità a volte esuberanti, hanno contatti con delle persone che gli suggeriscono magari male. La lesione è stata laterale, come ce ne sono tante. E’ successo tutto negli Stati Uniti, a Los Angeles è stato visitato da un chirurgo di altissimo livello”.
Della Villa ha poi aggiunto: “Purtroppo si è tentato di provare senza intervento, ma la scienza avrebbe consigliato un intervento immediato. Quindi all’inizio la raccomandazione era giusta, successivamente non è andata bene e il paziente non si è operato, perdendo delle settimane. Adesso è dentro un percorso di recupero, che non gli permetterà di andare al Mondiale. Sarebbe stato importante intervenire prima“.