Moviola Verona-Roma, il VAR grazia e condanna Dawidowicz: perché è stato espulso

Il VAR è subito protagonista in Verona-Roma in due episodi in cui Dawidowicz è protagonista: ecco cos’è successo dopo il gol dei gialloblu.

Attorno al 27esimo minuto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Faraoni calcia da fuori area e trova la deviazione decisiva del compagno Dawidowicz. Il difensore del Verona si fa trovare prontissimo e riesce ad insaccare in rete il pallone, sorprendendo un incredulo Rui Patricio. Tuttavia, i calciatori giallorossi fanno notare all’arbitro la posizione di Henry, in posizione di offside.

Dawidowicz, difensore del Verona
Dawidowicz, difensore del Verona (ANSA)

In sala VAR, Maresca si è messo subito a lavoro per definire la posizione irregolare dell’attaccante gialloblu. Tuttavia, dopo numerosi replay, gli assistenti del direttore di gara hanno reputato la posizione di Henry non influente ai fini del gol di Dawidowicz. Rui Patricio, invece, sosteneva di avere la visuale coperta proprio dalla sagoma del bomber del Verona.

Appena dieci minuti dopo la rete del giocatore della formazione di casa, il VAR è dovuto intervenire nuovamente per un fallaccio di Dawidowicz ai danni di Zaniolo: ecco perché il centrale del Verona è stato espulso da Sacchi.

Verona-Roma, l’espulsione di Dawidowicz

Verona-Roma, il motivo dell'espulsione a Dawidowicz
Verona-Roma, il motivo dell’espulsione a Dawidowicz (ANSA)

Attorno al 32esimo, sul risultato di 1-0 per i gialloblu, Zaniolo controlla un rinvio a centrocampo, con un difensore alle sue spalle. Tuttavia Dawidowicz irrompe al suo fianco con un intervento direttamente sul ginocchio del calciatore giallorosso. Il piede è troppo alto, il contrasto è troppo pericoloso e soprattutto prende il corpo del trequartista con i tacchetti dello scarpino. Dopo aver revisionato le immagini, la sala VAR richiama l’arbitro all’on-field review. Per Sacchi non ci sono troppi dubbi: è rosso diretto.

Così, Dawidowicz lascia i suoi compagni in 10. Dopo la gioia del gol, la delusione per aver rovinato la sua prestazione e quella collettiva. Un errore imperdonabile, dovuto alla foga agonistica e alla scarsa valutazione della situazione.

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