Milan, che affronto: il giudizio senza appello che non ti aspetti

Published by

Luigi Pasquariello

2 anni ago

Dopo la sconfitta contro il Torino il Milan di mister Stefano Pioli viene snobbato da un grande ex rossonero

I risultati della 12esima giornata di Serie A hanno dato uno scossone al vertice della relativa classifica. La Lazio di Maurizio Sarri è stata affondata dalla Salernitana, fino a poco meno di un anno fa di proprietà del patron biancoceleste Claudio Lotito in società con il cognato Mezzaroma, che ha espugnato l’Olimpico con una magia di Antonio Candreva, grande ex di giornata, e i gol dell’ex romanista Fazio e di Dia. Insomma, per ironia della sorte, la rivincita degli ex.

AC Milan (Ansa)

Eppure, il ko che più ha fatto rumore, soprattutto per i suoi riflessi sull’alta classifica, è la sconfitta del Milan all’ “Olimpico-Grande Torino” per mano di un grande Torino. Il Diavolo è stato matato dal Toro con due “incornate”, di DjiDji e Mirancuk, con la reazione dei rossoneri che non è andata al di là della rete di Junior Messias, approfittando di una delle poche sbavature della retroguardia granata, che ha dimezzato lo svantaggio.

E ora sono 6 i punti di svantaggio del Milan dalla capolista Napoli che continua la sua marcia trionfale in vetta alla classifica inanellando la 13esima vittoria consecutiva, tra Serie A e Champions, l’ottava di fila in campionato.

Milan, Sacchi incorona il Napoli: “Nella scia di squadre da leggenda”

Arrigo Sacchi (Ansa)

Le disavventure non vengono mai da sole, recita un adagio popolare. E, infatti, il Milan, oltre che sconfitto, viene anche snobbato da un grande ex rossonero. Intervistato dal quotidiano “Il Mattino“, Arrigo Sacchi, che ha rivoluzionato il calcio italiano con il suo gioco offensivo e guidando il Milan in cima al mondo, ha incoronato il Napoli paragonandolo alle leggendarie squadre che hanno fatto la storia del calcio: “Questo Napoli è uno spettacolo ed è una squadra a un passo dalla leggenda: è sulla scia delle grandi del passato, dell’Ajax di Michels, del Barcellona di Guardiola e del mio Milan degli imbattibili. Non mi stanco mai di vederlo giocare”.

E’ un Arrigo Sacchi sopraffatto dalla “grande bellezza” del Napoli che non disdegna di celebrare l’artefice di questo “miracolo” calcistico: “Come non potrei? C’è stile, c’è orgoglio, c’è spirito di appartenenza, c’è la bellezza. E c’è un allenatore che ha messo al centro di ogni cosa le idee. In un paese dove sappiamo solo essere degli approfittatori, Spalletti punta sul merito, sulla strategia e non sul tatticismo“.

Insomma, non solo i tifosi azzurri ma anche il tecnico di Fusignano, storico avversario del Napoli a cui sfilò lo scudetto dalle maglie dopo un’incredibile rincorsa nelle ultime 5 partite culminata nel sorpasso nel memorabile match dell’allora “San Paolo” del 1°maggio del 1988, terminato 3-2 per i rossoneri tra gli applausi dei 90 mila tifosi azzurri, si lustra gli occhi davanti a questo Napoli.

Luigi Pasquariello